Il bonus psicologo sale a 1500 euro e diventa permanente
Il bonus psicologo fa il suo ingresso nel testo della Manovra pensata per il 2023 dal Governo guidato da Giorgia Meloni divenendo strutturale e salendo sino a raggiungere il contributo massimo di 1500 euro pro capite per spese individuali di psicoterapia. A decorrere dallo scorso venerdì 9 dicembre, l’Inps ha provveduto a pubblicare le graduatorie del beneficio risalenti invece al 2022, dando il via libera alla fruizione dei 600 euro a persona elargiti l’anno passato.
In cosa consiste il bonus
Il bonus psicologo dell’Inps prende forma nel 2021 nell’ambito del decreto Milleproroghe quale contributo per sostenere i costi relativi a sessioni di psicoterapia destinate a persone affette da ansia, stress, depressione e fragilità a causa dell’emergenza pandemica e della successiva crisi socio-economica che ne è derivata. Come previsto dall’emendamento approvato ieri, martedì 21 dicembre, in commissione di bilancio alla Camera, la soglia di beneficio fissata a 600 euro potrà ora salire a 1500 euro grazie a uno stanziamento di risorse pari a 5 milioni lungo il 2023 e a 8 milioni a decorrere dal 2024. Resta invariato, invece, il tetto Isee stabilito a 50.000 euro per la ricezione di un bonus ora divenuto di fatto permanente.
“Elevato accesso alla misura”
“L’elevato accesso alla misura ha spinto il Governo a estenderla quanto a soglia di sussidio e platea dedicataria arricchendo una Manovra altrimenti povera di attenzioni al versante sanitario di un importante stanziamento di fondi – commenta Alessandro Trento, presidente dell’Ordine degli psicologi della Valle d’Aosta -. A donare la spinta necessaria sono state sia la presa di coscienza delle innumerevoli richieste di aiuto pervenute quest’anno sia il positivo riscontro dell’attività dell’Ordine nazionale volta a sottolineare il ruolo fondamentale giocato dal supporto psicologico durante la pandemia”.
La situazione in Valle d’Aosta
Anche in assenza di concreti dati Inps, emerge con evidenza anche in Valle d’Aosta un incremento delle richieste di supporto psicologico da parte di giovani e adulti.
“Nonostante il servizio sanitario regionale goda di maggiori risorse rispetto ad altri territori italiani, parte della domanda di sostegno resta esclusa dal contesto pubblico per motivazioni diverse – spiega ancora Trento -. Sono diverse centinaia, difatti, le persone che si rivolgono alle colleghe e ai colleghi che offrono ausilio psicologico e psicoterapeutico in ambito privato e il bonus psicologico, che da misura una tantum pare oggi diventare una misura più strutturale, agevola tale accesso anche a quella fascia di popolazione che diversamente non potrebbe usufruire della consulenza di uno specialista privato”.
Disagio giovanile
Nell’intreccio e nella sovrapposizione tra pandemia, crisi economica, guerra e incertezza sociale, il clima di forte stress andato a generarsi ha finito con il ribaltare in negativo anche una risorsa come l’aspetto relazionale del singolo, rendendolo maggiormente critico da gestire soprattutto in ambito famigliare e lavorativo.
“La pandemia non ha fatto altro che rivelare problematiche già presenti sotto traccia soprattutto tra giovani e giovanissimi, il cui disagio latente è nell’ultimo periodo emerso in maniera più eclatante che mai – illustra Trento -. Il malessere psicologico di questi ultimi tende sempre di più a manifestarsi in chiave comportamentale generando non soltanto attacchi verso l’esterno ma anche inducendo i ragazzi a infierire su se stessi con gesti quali il cutting, il rifiuto della socialità sino all’isolamento totale e la deviazione delle proprie abitudini alimentari prossima al disturbo”.