Ospedale, nei primi nove mesi del 2023 l’attività chirurgica è cresciuta del 30%

28 Novembre 2023

Tornano a livelli pre covid gli interventi chirurgici negli ospedali Parini e Beauregard di Aosta. Da una parte l’incremento delle sedute operatorie (da 1.112 nel 2022 a 1.545 nel 2023), dall’altra dei posti letto chirurgici (+ 28%) hanno reso possibile un aumento delle attività operatorie (+30% del numero di interventi). Nel dettaglio fra gennaio a settembre di quest’anno sono stati eseguiti 9.966 interventi contro i 7.708 del 2022 e i 9.885 del 2019. Il totale delle sedute disponibili si è attestato a 9.059 ore nel 2023 rispetto alle 6.662 ore nel 2022.

“I dati mostrano che le azioni intraprese – dicono Amedeo Manuel Mancini, Direttore del Dipartimento delle Discipline chirurgiche e Luca Montagnani, Direttore del Dipartimento Emergenza, rianimazione e anestesia – hanno prodotto risultati tangibili sulle liste d’attesa, pur non ‘erodendo’ il numero di pazienti totali che necessitano di un intervento, si è verificata una significativa riduzione (-26%) dei pazienti in attesa oltre i tempi ottimali. In sostanza le azioni di miglioramento sono state applicate correttamente e hanno dato i loro primi frutti”.

“Il numero totale di pazienti che devono essere operati (di fatto invariati) testimonia un bilanciamento fra domanda e offerta, anche per una dimostrata maggiore attrattività delle nostre chirurgie: la maggiore offerta porta anche ad una maggiore domanda di prestazioni” aggiunge il Direttore Generale Usl, Massimo Uberti.

Ne è un esempio, l’Urologia, la disciplina che ha aumentato di più la produzione (+53%) ha anche aumentato numericamente la lista di pazienti avendo ridotto la fuga di pazienti verso altre regioni.

“Essendo ancora presenti le difficoltà ad adeguare gli organici del personale – prosegue Uberti – un aumento di un terzo dell’attività chirurgica dell’ospedale e la riduzione di un quarto dei pazienti in attesa fuori standard, sono due buoni risultati. Si tratta quindi di riconoscere a tutto il personale coinvolto l’impegno e le capacità dimostrate. Questo miglioramento è anche uno slancio di entusiasmo per migliorare ulteriormente nei prossimi mesi, consapevoli che l’obiettivo è azzerare la lista di pazienti che aspettano più del tempo previsto nelle varie classi di priorità. Nonostante i risultati incoraggianti, infatti dobbiamo e possiamo fare ancora meglio e di più”.

 

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