Per garantire il servizio di continuità assistenziale in arrivo anche un’indennità di disagio
La sanità valdostana corre a ripari non solo sul fronte delle liste d’attesa. L’altra grande criticità, legata alla carenza di medici, riguarda il servizio di continuità assistenziale su tutto il territorio regionale, l’ex guardia medica.
Per garantire il servizio la Giunta regionale ha oggi approvato l’Accordo integrativo regionale, sottoscritto dal Comitato regionale dei Medici di Medicina Generale.
Con l’obiettivo di incentivare i medici di continuità assistenziale a rendersi disponibili a coprire turni di servizio in tutte le 9 sedi presenti sul territorio regionale, l’accordo introduce un’indennità di disagio per turni prestati in sedi diverse da quelle abituali e previste di servizio e ciò, seppure in misura diversa, sia all’interno del medesimo Distretto, sia presso sedi di continuità assistenziale al di fuori del Distretto di assegnazione.
“Grazie alla collaborazione di tutte le parti, in sede di Comitato regionale dei medici di medicina generale, è stato sottoscritto uno specifico accordo regionale che intende incentivare i medici nel rispondere alle necessità funzionali a garanzia del servizio, mantenendo il numero delle sedi di erogazione, presenze importanti per l’assistenza sanitaria di prossimità”.
Con l’Accordo, sono state inoltre ulteriormente modificate le limitazioni stabilite a livello nazionale per l’assegnazione a medici di medicina generale, in possesso dei requisiti richiesti, di doppi incarichi di assistenza primaria (medico di famiglia) e continuità assistenziale. E’ stata inoltre autorizzata l’Azienda USL della Valle d’Aosta ad acquisire la disponibilità dei medici di assistenza primaria convenzionati con il SSR a coprire turni di continuità assistenziale.