Pronto Soccorso sotto pressione: anziani non vaccinati e casi influenzali in aumento

09 Gennaio 2025

Tanti sciatori, ma ad affollare in questi giorni il Pronto soccorso dell’Ospedale Parini di Aosta ci sono anche i primi pazienti colpiti dall’influenza. E se per i più giovani, “non a rischio” arrivati al servizio di urgenze del nosocomio regionale per “una semplice febbre” l’invito dell’Azienda Usl è di rivolgersi al proprio medico curante oppure di isolarsi a casa con farmaci antipiretici, per gli anziani il monito è di tutt’altro genere.

“Dobbiamo purtroppo constatare come la maggior parte degli anziani che in questi giorni accedono con sintomatologia influenzale non siano vaccinati” evidenzia il direttore sanitario dell’Azienda Usl Valle d’Aosta Mauro Occhi “è stato evidentemente minimizzato l’appello rivolto ad inizio stagione dai medici perché si provvedesse a proteggere gli anziani. La vaccinazione, però, resta una misura fondamentale per prevenire complicanze e garantire una migliore protezione per le categorie più vulnerabili della popolazione, e resta una delle misure fondamentali per preservare il buon funzionamento di servizi sanitari salvavita”.

L’azienda Usl, tramite il suo direttore sanitario, ricorda inoltre come “i ricoveri, così come la semplice attesa in Pronto Soccorso, rappresentano un rischio significativo per la salute degli anziani. Il virus influenzale può aggravare condizioni preesistenti e mettere in pericolo vite che potrebbero essere salvaguardate con un semplice vaccino”.

Nel pieno della stagione turistica, con la popolazione residente arrivata a quadruplicarsi, il Pronto soccorso del Parini di Aosta, l’unico della regione, sta affrontando un significativo aumento di richieste.

“Nonostante l’aumento di accessi,  – conclude Occhi – il Pronto Soccorso del Parini sta riuscendo a gestire bene il flusso di pazienti (il boarding è decisamente inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso)”.

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