Secondo Gimbe in Valle mancano 10 medici di famiglia. L’Usl: “Garantiti tutti gli assistiti”

08 Marzo 2024

Sono dieci i medici di famiglia che mancano in Valle d’Aosta. Numero che si è ridotto del 13,9 per cento tra il 2019 ed il 2022.

A renderlo noto è uno studio della Fondazione Gimbe che ha analizzato dinamiche e criticità delle norme che regolano l’inserimento dei medici di Medicina generale nel Sistema sanitario nazionale, stimando l’entità della carenza attuale e futura di medici di famiglia nelle Regioni italiane.

Riduzione medici di Medicina generale tra il 2019 ed il 2022

Stando ai dati forniti dal Ministero della Salute riferiti al 2022 – spiegano da Gimbe – su 39.366 medici di famiglia, il 47,7 per cento ha più di 1.500 assistiti, il 33 per cento tra 1.001 e 1.500, il 12,1 per cento da 501 a 1.000, il 5,7 per cento tra 51 e 500 e l’1,5 per cento meno di 51.

Numero di assistiti per medico di Medicina generale

Il massimale di 1.500 assistiti viene superato dal 59,2 per cento dei medici di base in Valle, e a livello nazionale da più di un medico su due in Emilia-Romagna (51,5 per cento), Campania (58,4 per cento), Provincia Autonoma di Trento (59,1 per cento), Veneto (64,7 per cento). Addirittura – segnala ancora la Fondazione – da due medici di Medicina generale su tre nella Provincia Autonoma di Bolzano (66,3 per cento) e in Lombardia (71 per cento)

Medici con oltre 1.500 assistiti

Oltre alle carenze di personale, questione annosa per la sanità non solo regionale, anzi, lo studio effettuato da Gimbe mette nel mirino anche la questione dei pensionamenti. Ergo, del ricambio dei medici.

Secondo i dati forniti dalla Federazione italiana dei medici di Medicina generale – la Fimmg –, tra il 2023 e il 2026 sono complessivamente 11.439 i medici che hanno compiuto e, o, compiranno 70 anni, raggiungendo così l’età massima per la pensione. Al netto delle deroghe – spiega Gimbe – i medici prossimi alla pensione nei prossimi anni sono 21 in Valle d’Aosta. All’opposto c’è la Lombardia, che ne conta 1.539.

Un recupero – si legge sempre nel report però ci sarà, dal momento che Gimbe stessa prevede che, rispetto ai dati 2022, nel 2026 il numero dei medici di base aumenterà di 18 unità.

Medici che raggiungono il pensionamento entro il 2026

La situazione in Valle, medici garantiti a tutti gli assistiti

“Da oltre un anno noi garantiamo a tutti nostri assistititi il medico di Medicina generale, a differenza della maggior parte delle altre regioni italiane – spiega il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti –. Questo, grazie a tutti gli accordi integrativi regionali che abbiamo siglato e che ci hanno dato degli strumenti in più per affrontare il problema permettendoci di trovare una sostituzione ogni volta che un medico di famiglia va via”.

Il tutto, aggiunge, “con qualche difficoltà sempre presente, naturalmente, perché, come per i medici specialisti anche per i medici di base c’è carenza di professionisti, tanto che a Torino, ad esempio ci sono 100mila persone circa senza medico di famiglia. Prossimamente avremo una cessazione nel Distretto 3 (quello di Châtillon, Saint-Vincent e Valtournenche) e anche in questo caso stiamo cercando la soluzione”.

Massimo Uberti

La possibilità di andare in pensione a 72 anni

Sulla questione dei pensionamenti i lavori sono in corso, con una possibilità che darà un po’ di “respiro” al personale: “Dai nostri dati la curva dei pensionamenti in Valle d’Aosta è stata un po’ anticipata quindi abbiamo già avuto e affrontato un turnover molto elevato – chiude il direttore Usl –. Anche l’elaborazione Gimbe pubblicata ieri sulla stima di carenza di medici di famiglia al 2026 mostra che siamo tra le regioni che stanno recuperando. Il turnover continuerà ovviamente nei prossimi anni perché abbiamo diversi medici in età vicina alla pensione. Intanto, oggi c’è la possibilità di trattenere i medici di famiglia fino a 72 anni e alcuni di loro ci hanno già dato questa disponibilità”.

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