Alle elementari tornano i giudizi, alle medie il voto in condotta
Scuola: si cambia ancora. Con la firma dell’ordinanza il 10 gennaio scorso da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, diventano realtà alcune delle novità annunciate nei mesi scorsi: il ritorno ai giudizi sintetici per le scuole elementari e il voto in condotta per le medie.
Cosa cambia per gli studenti
Nella scuola primaria, la valutazione tornerà a esprimersi attraverso giudizi sintetici che vanno dall’“Ottimo” al “Non sufficiente”, accompagnati da una descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti in ogni disciplina, compresa l’educazione civica.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, il comportamento degli studenti sarà valutato in decimi. Un punteggio inferiore a 6/10 comporterà la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo.
Queste modifiche entreranno in vigore già da quest’anno scolastico, ma saranno applicate esclusivamente all’ultimo trimestre o quadrimestre. Questo per consentire alle scuole di aggiornare i criteri di valutazione, i registri elettronici e i documenti relativi, oltre a garantire una comunicazione adeguata alle famiglie.
Le critiche del sindacato Cisl Valle d’Aosta
La decisione di introdurre modifiche nel corso dell’anno scolastico ha suscitato critiche, in particolare dalla Cisl Valle d’Aosta. La segretaria Alessia Démé ha ricordato i numerosi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.
“L’ultima modifica in tema di valutazione nella scuola primaria risale all’anno scolastico 2020/2021, in piena pandemia, quando il Ministero richiese l’introduzione dei giudizi descrittivi al posto dei voti. Questo cambiamento ha comportato un enorme sforzo da parte delle scuole, già messe alla prova dall’emergenza sanitaria – spiega la Cisl Valle d’Aosta –. Docenti e dirigenti scolastici hanno seguito un piano di formazione dedicato, organizzato dal Ministero e dall’amministrazione regionale, e hanno avviato momenti di riflessione pedagogica e docimologica, coinvolgendo le famiglie per spiegare il nuovo approccio valutativo.”
Ora, con il ritorno ai giudizi sintetici, il sindacato esprime il proprio disappunto: “Cambiare a metà anno scolastico significa avere due registri diversi nello stesso anno: giudizi descrittivi per il primo trimestre/quadrimestre e giudizi sintetici per il successivo. Questo può generare confusione, perplessità e difficoltà, sia per gli alunni e le famiglie, sia per i docenti stessi.”