Assegnazioni delle supplenze, per alcune scuole il rientro sarà a orario ridotto
Con l’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 oramai vicino e, dopo giorni di pianificazione e di preparazione, le istituzioni scolastiche della Valle d’Aosta si apprestano ad aprire nuovamente le proprie porte a bambini e ragazzi. Tuttavia, nonostante i progressi nel reclutamento dei docenti resi noti dall’assessore regionale Jean-Pierre Guichardaz, al suono della prima campanella alcuni ragazzi potrebbero dover comunque fare fronte a orari ridotti e supplenze dell’ultimo minuto.
Il Liceo Regina Maria Adelaide di Aosta
“Mancano ancora supplenti perciò per questa prima settimana i ragazzi avranno un orario ridotto dalle 8,00 alle 12,30 e senza rientri al pomeriggio – precisa il reggente Giovanni Peduto -. Contiamo di portare a termine le procedure entro la prossima settimana per passare così a un orario finalmente completo”.
Il polo scolastico aostano è stato di recente oggetto di lavori edili oramai conclusisi che permetteranno agli studenti di frequentare in un unico plesso senza spostarsi nelle sedi distaccate o succursali del centro città.
Peduto è peraltro dirigente della Ottavio Jacquemet di Verrès, dove le nomine dei supplenti negli ordini di infanzia e primaria sono quasi al completo.
“Siamo partiti prima e oggi non ci resta che chiamare gli ultimi docenti – dichiara ancora il dirigente scolastico -. La grande novità di quest’anno sarà l’inserimento tra le nostre fila di un insegnante di educazione fisica nelle quarte e nelle quinte elementari, reduce da un apposito percorso universitario e dunque specialista della disciplina”.
La Valdigne-Mont-Blanc di Morgex
“Per poter far partire correttamente la “macchina scuola” tra la fine di agosto e la metà di settembre viviamo settimane cariche di lavoro durante le quali pianifichiamo e progettiamo le attività, stabiliamo gli orari di lezioni e riunioni per tutti gli ordini in capo all’istituzione e fissiamo i primi collegi docenti – osserva la dirigente Mikaela Bois -. Al momento abbiamo completato le assegnazioni dei maestri di infanzia e primaria e avviato giusto ieri le chiamate per la secondaria, dove, nonostante i nostri sforzi, la nutrita quantità di personale a tempo determinato forse impedirà di portare a termine le pratiche entro lunedì costringendoci a sforare nei giorni successivi”.
Nell’ambito delle progettualità finanziate dal Pnrr, l’istituzione scolastica Valdigne-Mont-Blanc di Morgex si convertirà a partire dal prossimo anno scolastico 2024/2025 al modello Dada (Didattica per Ambienti di Apprendimento).
“Avvieremo una prima sperimentazione dopo le vacanze di Pasqua, dedicando invece questa parte dell’anno ad aspetti preparatori quali la creazione di un regolamento e la comunicazione alle famiglie, che sin dal principio si sono dette interessate all’idea – continua Bois -. Riteniamo che tale metodologia possa dare ottime opportunità come didattica laboratoriale e sperimentale, consentendo agli insegnanti di avere a disposizione aule allestite e attrezzate in ottica disciplinare”.
L’approccio Dada rende gli alunni protagonisti del proprio percorso di apprendimento, aiutandone la personalizzazione e la centralizzazione.
“I ragazzi beneficiano di momenti di movimento che consentono loro di staccare temporaneamente dalla materia di studio, come una sorta di rivitalizzazione ed energizzazione – precisa ancora Bois -. Inoltre, pur essendo sorvegliati da personale ausiliario e docente collocato in punti strategici, durante gli spostamenti essi si assumono maggiori responsabilità nel dirigersi verso la giusta classe dotandosi del materiale corretto”.
La Éugène Martinet di Aosta
“Siamo pronti per la ripartenza, abbiamo un organico stabile con numerosi docenti fissi o in prova che hanno scelto la nostra scuola e stiamo soltanto attendendo le ultime nomine relative alla secondaria – spiega il dirigente Federico Marchetti, reduce dalle prime riunioni con il personale per condividere pianificazione e struttura di massima dell’anno a venire -. Ho notato un bellissimo clima di lavoro su tutti gli ordini, dove entusiasmo, serenità e voglia di ricominciare rappresentano ottime premesse per un buon lavoro in itinere”.
L’anno passato la scuola aostana ha sperimentato il modello Dada, rivelatosi vincente sotto vari punti aspetti e in modo particolare dal punto di vista dell’organizzazione generale del servizio.
“Grazie alla collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta, che si è occupata del monitoraggio e della finale restituzione dei risultati, sono emerse alcune evidenze che ci permetteranno di perfezionare alcuni aspetti e di confermare i punti di forza di tale approccio – prosegue Marchetti -. Si tratta di un modo di fare scuola che piace sia alle famiglie sia ai docenti, capace di rendere la didattica più dinamica e di incidere sulla cura dell’ambiente, le relazioni e le metodologie”.
A essere apprezzata della Dada è soprattutto la piena disponibilità delle aule da parte del corpo insegnanti, che le può sfruttare a uso esclusivo e renderle funzionali a una determinata disciplina o attività.
“Tale modello impone attenzioni e regole diciamo più delicate che migliorano l’assetto generale dell’apprendimento – chiarifica ancora Marchetti -. Non a caso siamo riusciti a trasmettere agli studenti il nuovo orario delle lezioni già ieri”.
Durante l’anno scolastico 2023/2024 la Éugène Martinet ha avviato nelle classi della primaria alcuni appositi percorsi formativi in correlazione con gli enti del territorio finalizzati a coltivare il senso di responsabilità e autonomia degli alunni.
“Grazie a fondi Pnrr che ci hanno permesso di acquisire strumenti e arredi funzionali a una didattica verticale, abbiamo sostituito i vecchi banchi individuali con banchi più grossi simbolo di un apprendimento più sociale e condiviso – anticipa Marchetti -. Quest’anno abbiamo in mente di implementare anche gli ambienti di apprendimento della scuola dell’infanzia dando nuovo senso al concetto di comunità scolastica”.
Il Liceo scientifico e linguistico Édouard Bérard di Aosta
“La situazione nel nostro liceo non può decisamente dirsi emergenziale come l’anno passato dal momento che abbiamo portato a termine tutti gli esami di riparazione e i successivi scrutini – constata la dirigente Barbara Buscaglione -. Tra oggi e sabato assegneremo le ultime supplenze, così da poter garantire il prossimo lunedì una copertura completa delle cattedre”.
Il Liceo scientifico e linguistico Édouard Bérard di Aosta non ha in programma grandi novità per l’anno scolastico in prossimo avvio: i vari docenti, difatti, non presenteranno i propri progetti che attorno al mese di ottobre.
“Oltre ai consueti scambi linguistici con la Francia nell’ambito di “TransAlp”, in accordo con la sovrintendenza agli Studi prevederemo iniziative di mobilità individuale per alcuni alunni di durata tra due settimane e un mese – aggiunge Buscaglione -. Speriamo di riuscire a organizzare alcune visite di istruzione compatibilmente con i costi dei soggiorni e la disponibilità dei mezzi di trasporto”.
La Regione conta di concludere domani le assegnazioni delle supplenze
Nei giorni in cui studenti valdostani si preparano a tornare sui banchi per l’anno scolastico 2023/2024, la Regione rassicura che le procedure di reclutamento degli insegnanti portate avanti dal mese di luglio si concluderanno entro domani, sabato 9 settembre.
Dopo l’assegnazione da parte della Sovrintendenza regionale agli studi di 26 supplenze da graduatoria a esaurimento tra materne ed elementari, lo scorso lunedì 4 settembre l’apposito gruppo di lavoro al fianco delle sigle sindacali ha iniziato le 561 convocazioni di convitto (11), infanzia (19, di cui 16 di sostegno) e primaria (110, di cui 35 di sostegno); ritardate invece tra mercoledì 7 e sabato 9 settembre le 454 convocazioni delle secondarie di primo e secondo grado.
Sin da martedì 5 settembre, peraltro, le singole istituzioni hanno in capo le messe a disposizione dei docenti, che, completate entro il prossimo venerdì 15 settembre, permetteranno loro di ottenere il riconoscimento del Tfr per il mese di settembre.
Il reclutamento delle supplenze
Dopo le iscrizioni effettuate dagli alunni tramite piattaforma informatica tra gennaio e febbraio e la compilazione degli organici di diritto, nel mese di luglio è stato stabilito l’organico di fatto sulla base di cambi scolastici, scrutini, ripensamenti e certificazioni dei bisogni specifici: tale processo è terminato soltanto il 31 di luglio e ha portato alla creazione di classi con numeri ridotti di allievi finalizzata a fare fronte ad alcune situazioni di disabilità che richiedono attenzioni maggiori.
“Abbiamo poi avviato altre attività come mobilità, part-time e assegnazioni provvisorie, chiudendo le nomine di ruolo il 31 agosto con l’assunzione di 36 docenti a tempo indeterminato, di cui 19 nelle secondarie di primo grado, 12 nelle secondarie di secondo grado, 5 tra infanzia e primaria e uno nella graduatoria a esaurimento delle elementari – ha spiegato la dirigente della struttura Personale scolastico, Elisa Furfaro, durante la conferenza stampa sul tema tenutasi stamane, venerdì 8 settembre -. A questi si aggiungono 8 docenti a tempo determinato che svolgono il proprio anno di prova per ottenere il ruolo e 24 docenti reclutati tramite procedura straordinaria per il sostegno”.
I docenti
“Stiamo vivendo una fase di riorganizzazione dei processi, tra i quali una progressiva informatizzazione che anziché rendere più brevi le tempistiche hanno generato ritardi nella composizione degli organici – ha commentato l’assessore Beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz -. L’anno scorso abbiamo ultimato il reclutamento il 12 di settembre, l’anno ancora prima il 17 settembre, quest’anno riusciremo prima dell’inizio delle lezioni ma ciò non toglie che il procedimento vada riformulato”.
L’assessorato è attualmente al lavoro al fianco di Inva per implementare il sistema digitale e riuscire così l’anno prossimo a chiudere le assegnazioni delle supplenze auspicabilmente al 31 agosto.
“Anche la Sovrintendenza paga questioni di personale insufficiente a causa della mancata corrispondenza tra assunzioni e pensionamenti o assenze, ma ciò non ci ha impedito di onorare la nostra sfida di quest’anno, inaugurare l’anno scolastico con gli organici chiusi – ha proseguito Guichardaz -. Abbiamo inoltre cercato di potenziare le segreterie inserendo al loro interno personale C2 e funzionari con la prospettiva di un incremento di aspettative economiche e operative”.
Dallo scorso venerdì 1º settembre, anche gli operatori di sostegno sono entrati a pieno diritto nella équipe scolastica: ogni settimana, essi hanno affidate 8.500 ore di supporto alle certificazioni, con una media di 2 ore in più rispetto al passato, grazie alla maggiore copertura garantita dall’Ufficio inclusione alle esigenze delle scuole valdostane.
“Contiamo circa 2.500 insegnanti, la cui gestione in termini di assunzioni, contribuiti e pensioni risulta interamente affidata al nostro assessorato – ha precisato ancora Guichardaz -. Quest’anno la scelta di inserire maestri di educazione fisica nelle classi quarte e nelle classi quinte della primaria ha richiesto una riorganizzazione al fianco di sindacati e segreterie”.
Gli alunni
Gli alunni che frequentano le scuole della Valle d’Aosta sono a oggi 16.338, ripartiti tra 2.391 piccoli dell’infanzia, 4.820 bambini della primaria, 3.502 ragazzi della secondaria di primo grado e 5.625 giovani della secondaria di secondo grado: il dato, tuttavia, denota rispetto agli anni passati un preoccupante trend di decrescita delle prime due categorie.
“Dobbiamo continuare a investire nella formazione non soltanto teorica ma anche sperimentale e questo grazie ai fondi derivanti dal Pnrr, che devono essere sfruttati per acquisti non fini a se stessi ma parte di progettualità definite – ha commentato la sovrintendente agli Studi, Marina Fey, ricordando la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024 che si terrà il prossimo lunedì 11 settembre ad Arvier -. Dobbiamo riflettere su vari aspetti, dall’orientamento alla promozione delle discipline Stem sino alla valutazione, che dovrebbe essere quanto più possibile formativa anziché sommativa dal momento che il compito della scuola è di plasmare cittadini consapevoli, essere inclusiva ed equa, permettere a tutti e non soltanto alle eccellenze di conoscere il mondo dentro e fuori dalla regione”.