Maturità: 100 applausi con lode per cinque studenti valdostani

13 Luglio 2022

Con un occhio sempre rivolto al passato e ai preziosi ricordi che il liceo ha regalato loro ma con lo sguardo tenacemente puntato sulla strada del proprio futuro, sono cinque gli studenti valdostani che hanno raggiunto l’ambito traguardo del 100 e lode all’esame di maturità.

Ludovico e le tecniche di studio

Reduce da un percorso di ambito scientifico presso il liceo Édouard Bérard di Aosta ma da sempre appassionato di arte e cultura, Ludovico Franco si dice certo che nemmeno l’eccellente risultato ottenuto saprà mettere in dubbio il suo sogno di una carriera di critico o regista raggiungibile grazie all’imminente iscrizione al DAMS.

“Non ero affatto preparato a ricevere questa votazione così brillante ma, ripensando a che cosa possa avermi aiutato nella preparazione dell’esame di Stato, sono sicuro che il metodo da me adottato per il ripasso finale degli argomenti possa sicuramente essere stato vincente – spiega il ragazzo -. Conscio che una revisione totale fosse impossibile, mi sono limitato alle tematiche principali affrontate nel corso dell’anno sorvolando sui dati che già ricordavo e attardandomi lievemente di più su quelli che invece destavano in me dubbi o preoccupazione per le imminenti prove, delle quali avrò comunque un buon ricordo perché vissute senza ansia o panico escluso il disagio dell’attesa”.

Ludovico Franco

Carlotta e la volontà di dare il meglio

Desiderosa di continuare ad approfondire le proprie conoscenze linguistiche ma indirizzata verso l’iscrizione alla facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino e verso una futura carriera forense consona al proprio percorso di studi, dopo i cinque anni di liceo linguistico Carlotta Macheda ha optato per un cambio radicale del filone liceale intrapreso appena quindicenne.

“Sono molto soddisfatta di aver raggiunto il traguardo della maturità dopo tanto impegno e contenta che il voto da me conseguito lo rispecchi appieno, proprio perché ho cercato di dare il meglio di me stessa in tutte le prove e soprattutto nella prima, dove ho trattato il testo di Liliana Segre – osserva la giovane -. Prima degli scritti mi sentivo abbastanza serena ma, a mano a mano che si avvicinava il giorno della prova, è sorta in me una crescente agitazione motivata dal fatto che, durante gli anni di pandemia, il focus dei nostri insegnanti è ricaduto non tanto sullo scritto bensì sull’orale, ciò che tuttavia non mi ha impedito di affrontare le tracce con calma e concentrazione apprezzandone la diversità tematica e la facilità di svolgimento”.

Carlotta Macheda

Giulia e la serenità dell’esame

Attirata sin dalle prime vacanze studio dalla lingua e dalla cultura inglesi e perciò iscrittasi già da ottobre in un ateneo londinese dove si occuperà di filosofia, politica ed economia, Giulia Pession, reduce da un percorso di studi classico, è certa di conoscere nel profondo i propri desideri e le proprie ambizioni.

“Personalmente, grazie anche alle esercitazioni e alle simulazioni svolte in classe nel corso dell’anno, non ho riscontrato particolari ostacoli nello svolgimento di nessuno dei test sottopostici e, anzi, ho trovato che le tracce proposteci sia in lingua italiana che in lingua francese fossero pienamente in linea con quanto spiegato a lezione nonché molto interessanti, attuali e di libera espressione e ampio approfondimento – commenta la ragazza -. Come d’altronde credo tutti i miei coetanei, ero particolarmente agitata per l’esame orale, che richiedeva di analizzare brevemente un documento proposto dai nostri professori, venutici incontro consegnandoci testi versatili e coerenti con le nostre preferenze e le nostre attitudini, salvo poi creare collegamenti in antitesi o continuità con altre materie sino ad arrivare al finale commento di un brano in francese, il tutto nel tempo previsto di un’ora circa e cercando di costruire un discorso fluido e coeso gestendo la situazione con calma e consapevolezza di sé”.

Giulia Pession

Giorgia e l’amore per le scienze

Come molti dei suoi coetanei del liceo scientifico, Giorgia Pession ha affrontato con generale serenità e tanto impegno i test del suo esame di maturità, tentando, come d’altronde sempre con le sfide che la vita le ha posto davanti, di dare il suo massimo e di mostrare a docenti e coetanei la parte migliore di sé.

“Durante i dieci giorni di preparazione preliminare all’esame temevo di non aver studiato abbastanza o di aver tralasciato o sottovalutato argomenti invece importanti, ma, dopo aver scoperto il risultato ottenuto, mi sono emozionata così tanto che ancora fatico a crederci – racconta la giovane, che per la sua timidezza caratteriale ammette di aver riscontrato qualche difficoltà nell’affrontare la temutissima sezione dell’orale -. Al termine dell’estate e seguendo direttamente la passione per matematica, fisica e scienze che gli studi liceali non hanno fatto che rafforzare in me anche grazie all’impegno e alla dedizione delle mie insegnanti, mi iscriverò alla facoltà di ingegneria biomedica del Politecnico di Torino, puntando poi a una carriera nel campo della ricerca in ambito medico”.

 

Giorgia Pession

Sophie e il piacere dell’apprendimento

Amante della scuola e particolarmente portata per la memorizzazione delle informazioni, anche Sophie Gorret ha concluso a pieni voti la propria permanenza nel liceo economico e sociale di Verrès ma già pensa all’estate di lavoro che la attende prima dell’iscrizione alla facoltà di giurisprudenza per l’economia e l’impresa dell’Università degli Studi del Piemonte orientale.

“Non ancora certa di quale sarà il mio impiego futuro ma desiderosa di aprirmi sin da subito un ampio ventaglio di opportunità future, ho optato per un ateneo di nicchia che tuttavia mi permetterà di destreggiarmi tra gli argomenti a me maggiormente consoni e apprezzabili, ovverosia discipline giuridiche orientate all’economia e legate a quelle da me studiate negli anni di liceo – conclude la ragazza, che nonostante qualche incertezza legata alla prova di lingua francese si conferma estremamente soddisfatta che i sacrifici fatti e il carico di studio sopportato abbiano dato i loro frutti in un ottimo esito finale -. Già dopo le scuole medie sono stata tentata da giurisprudenza e, dopo le scuole superiori, sono tornata alle idee che avevo allora nella volontà di perseguire i miei ideali e di aiutare persone fragili e in difficoltà sfruttando le conoscenze e le basi solide di un quinquennio di università”.

Sophie Gorret
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