Maturità 2024: le voci dei 100 e 100 e lode
Come si vive dopo la maturità guardando ai propri desideri, sogni e progetti futuri? A rispondere, dieci studentesse e studenti usciti con il 100 e il 100 e lode dalle scuole secondarie di secondo grado valdostane che si sono raccontati tra passato, presente e futuro.
Andrei Octavian Filimon, 5C del Liceo scientifico E. Bérard, 100 e lode
Quattro dei cinque anni del liceo sono passati, guardando indietro, rapidamente. Suppongo ciò sia dovuto alla relativa monotonia di questi sulla quale sono cresciute, come rampicanti disordinate, varie passioni che si sono intrecciate, fuse e ostacolate. Solo quattro dei cinque, perché il quarto anno, che ho passato in Repubblica Ceca, mi ha riempito di una gioia policroma e vivace. Proprio questa sensazione mi pervade dalla fine della maturità. Andando a studiare biochimica a Grenoble su un percorso internazionale, tento di ravvivare la mia curiosità per il diverso, per l’Altrove e senza dubbio sarà un fondamentale pezzo costitutivo per una carriera futura che desidero basata sul confronto, sulla comprensione e sulla collaborazione. Porterò con me anche molte altre passioni, compagne di lunga strada: la natura, la letteratura, la filosofia, le lingue.
Alessandro Graglia, 5A del Liceo classico bilingue, 100 e lode
Per il futuro ho avuto l’opportunità di sostenere il test di ammissione un anno prima e ho colto l’occasione per vivere il quinto anno in maniera più leggera. Non ero fiducioso perché il test verteva sulla matematica: passandolo, ho capito che la mia scuola si è rivelata molto ricca e completa. Ho scelto una facoltà non molto inerente al mondo classico, ovvero un corso di economia in inglese a Milano: il mio sogno nel cassetto è lavorare in Apple, dove richiedono figure professionali che hanno affrontato un percorso a carattere economico. Durante la maturità ho scelto la traccia di Pirandello: ritengo interessante osservare come la macchina possa esagerare sfruttando l’umanità e nel futuro mi aspetta proprio lo studio di come le macchine possano rappresentare una minaccia oltre che un’opportunità per l’essere umano.
Silvia Guichardaz, 5A del Liceo classico bilingue, 100
A scuola ho frequentato un corso di curvatura biomedica con lezioni di biologia e anatomia umana tenute dalla professoressa di scienze e da alcuni medici di Aosta. È stata un’occasione per orientarci nell’ambito socio-sanitario anche grazie ad attività laboratoriali: mi ha molto appassionato lo studio del corpo umano e dei suoi meccanismi e ho deciso di fare medicina. Ho già fatto il test a luglio, a breve dovrebbe arrivarmi una mail per sapere dove sono entrata. Mi piacerebbe molto approfondire il cervello o la medicina d’emergenza. Il mio sogno per il futuro è fare un’esperienza con Medici senza frontiere o Emergency.
Simone Levada, 5A LES (Liceo economico sociale) del Maria Adelaide, 100
Amo la rappresentazione visiva, mi piace il cinema perché permette di esprimersi con le immagini: per chi non parla molto, come me, può essere un arte per raccontare e raccontarsi. Per il prossimo anno ho già fatto l’immatricolazione al DAMS: vorrei ricevere una formazione teorica sulla cinematografia, ma non so ancora se andare verso la carriera da regista o da critico. Gli anni delle superiori sono stati soddisfacenti, soprattutto gli ultimi tre, in cui ho avuto un buon riscontro da parte dei professori e buoni risultati: il 100 è una soddisfazione che ha coronato questo percorso di scuola.
Alessandra Vallet, 5B IT (Informatica e Telecomunicazioni) dell’ISIT Innocenzo Manzetti, 100
I cinque anni trascorsi sono andati molto bene, anche se il covid li ha un po’ complicati. La scuola mi è piaciuta perché ho avuto l’occasione di studiare informatica e tutto ciò che c’è dietro a questo mondo. Grazie ai laboratori, ho avuto l’opportunità di scoprire argomenti nuovi e applicare lo studio teorico a livello pratico, grazie agli Erasmus in Francia e Spagna sono migliorata nelle lingue e diventata più indipendente. La maturità è stata impegnativa, ma sono riuscita a arrivare al mio obiettivo anche grazie ai professori. Ora mi sto preparando per il test d’ingresso: vorrei studiare matematica applicata all’ingegneria al Politecnico di Torino e diventare professoressa di matematica.
Remy Savoye, 5B del Liceo scientifico E. Bérard, 100
Sono contento del risultato ottenuto, ma non penso che un numero sia espressione di un percorso di cinque anni. Per me l’esame ha rappresentato un’occasione per stare solo con me stesso a organizzare e dare una forma ai miei pensieri. Ho patito l’attaccamento dei giornali alla maturità e nelle settimane precedenti alle prove ho dovuto smettere di leggere i quotidiani online per sfuggire all’inutile bombardamento mediatico che investe ogni anno chi finisce la scuola superiore. Sono iscritto alla facoltà di fisica all’Università di Padova, perché mi affascina il mondo della ricerca in questo ambito. Nonostante io abbia scelto una scienza “dura”, spero di riuscire comunque a coltivare la passione per la letteratura e per le arti in generale, che in parte mi è stata trasmessa anche dal liceo.
Ilaria Ottonelli, 5A del Liceo Scientifico E. Bérard, 100
Questi cinque anni sono stati difficili ma belli, ricchi e pieni di emozioni. Ho anche lavorato e fatto sport fino a livello agonistico fino alla terza, esperienze che mi hanno aiutato a gestire il tempo: il 100 è stato una soddisfazione per l’impegno messo nel percorso. Ora sono stata presa in università in Francia a Grenoble per studiare medicina. Mi piacerebbe fare pediatria perché ho fatto l’animatrice e sono insegnante di pattinaggio su ghiaccio per i bambini piccoli: stando a contatto con loro, ho capito di amare questo mondo.
Giorgio Rial, 5A ITELT (Elettronica ed Elettrotecnica) dell’Istituto tecnico e professionale regionale “Corrado Gex”, 100
La maturità è andata bene e i cinque anni sono stati interessanti. Il percorso intrapreso mi è particolarmente piaciuto perché mi ha consentito di acquisire competenze in ambito elettrico ed elettrotecnico da un punto di vista teorico e arricchire le mie competenze pratiche già messe in opera grazie ai lavori con mio papà nel settore. Per adesso lavoro nell’azienda di famiglia come manovale e saldatore: il 29 giugno ho finito gli esami, dal 1 luglio sono stato assunto. La maturità non è stata semplicissima anche per il fatto che quest’anno sono stato nell’organizzazione della Bierfest di Gressoney, che si è svolta negli stessi giorni. Sono uscito dalla seconda prova per poter assistere all’apertura della botte: ho partecipato ai cinque giorni del festival e sono tornato ad Aosta martedì per la prova di francese. Nonostante ciò sono riuscito a ottenere un risultato consono alle mie aspirazioni. Per il futuro devo ancora schiarirmi le idee, ma penso di voler intraprendere un percorso universitario nell’ambito dell’ingegneria elettrica.
Ambra Obert, 5B dell’Istituto professionale regionale alberghiero di Chatillon, 100
Con l’alberghiero ho seguito quello che avrei voluto fare da piccola: stare in sala. A oggi non sono indirizzata verso questo settore: a 13 anni si è ancora piccoli per prendere una scelta sul futuro, ma fin quando non lo si prova sulla propria pelle non lo si realizza. Apprezzo comunque il diploma di scuola alberghiera, che mi consentirebbe di trovare agilmente lavoro come piano B. Da cinque anni ho la grande passione per la Corea del Sud, dove sono stata nel quarto anno delle superiori per quattro mesi presso una famiglia ospitante: vorrei fare il talk con l’università Cà Foscari di Venezia per entrare nell’Università delle lingue orientali e approfondire questo mondo.
Francesca Bastrentaz, 5A del Liceo scientifico dell’Isiltp di Verrès, 100
Il 100 è stato una speranza perché ha coronato questo percorso in cui mi sono sempre impegnata. All’orale mi è uscito un estratto del romanzo di Oscar Wilde: una volta fuori dall’aula mi sono sentita proprio libera. Sono pienamente soddisfatta della scelta dell’Isiltp, la rifarei altre mille volte: oltre ad avere basi solide nelle materie scientifiche e umanistiche, ho avuto la fortuna di trovarmi in una bellissima classe e ringrazio i miei compagni e professori per il continuo scambio di idee e confronti. Nel corso degli anni, ho fatto molte esperienze grazie alla scuola: sono andata ai campionati studenteschi di atletica a Pescara, sono stata rappresentante di istituto, ho fatto le olimpiadi di fisica e il PTCO alla clinica veterinaria di Verrès. Oltre a rilassarmi, ora sto studiando per il test delle professioni sanitarie: vorrei entrare a fisioterapia a Torino.
Tutti gli studenti usciti con 100 alla maturità 2024
Liceo scientifico E. Bérard Aosta
Ilaria Ottonelli, André Pellu, Andrei Octavian Filimon (100 e lode), Samuel Vuillermin, Rebecca Julie Mercurio e Remy Savoye.
Liceo Linguistico E. Bérard
Giulia Glavinaz e Vanessa Spadaro
Istituto tecnico professionale regionale Corrado Gex
Giorgio Rial, Cecilia Bosonetto e Margot Desandré
Liceo Classico e Classico Bilingue
Michelle Coccoz, Arianna Rollet, Valentina Capone, Angelica Franco, Tommaso Pedelì, Mathias Colajanni, Alessandro Graglia (100 e lode) e Silvia Guichardaz.
Liceo Musicale
Lorenzo Ramon Vigo
Liceo artistico
Mirian Scano
Liceo Scienze Applicate
Solange Abram, Greta Boffasandalina e Emilie Monica Cappelletti.
Liceo Economico Sociale
Simone Levada
Istituzione scolastica di istruzione tecnica Innocenzo Manzetti
Alexandra Vallet
Ecole Hotellière de la Vallée d’Aoste
Davide Di Cori e Ambra Obert
Centro regionale istruzione adulti
Stefano Marzo
Liceo Scientifico Verrès
Arianna Anello, Francesca Bastrentaz, Emanuele Mazza e Elia Perruquet.
Isiltip Verrès
Giulia Ferrari