Maturità: sei valdostani da 100 e lode
Sono quest’anno sei i giovani valdostani che hanno saputo raggiungere l’eccellenza del 100 e lode nelle prove del loro esame di maturità. Lasciatisi alle spalle un anno di studio e fatica, i ragazzi iniziano a godersi le proprie meritate vacanze estive senza mancare di pensare al proprio futuro tra università e lavoro. Mentre Luca Fazari, Remi Roux e Alice Viale sono ambedue reduci da un percorso di indirizzo Scientifico presso il Liceo scientifico e linguistico “Édouard Bérard” di Aosta, a Chiara Daniela Zoja vale il primato di allieva migliore dell’indirizzo Classico del Liceo classico, artistico e musicale di Aosta; Jean Vallet ed Emma Enria hanno invece frequentato l’Istituzione scolastica di istruzione liceale tecnica e professionale di Verrès, il primo nel suo indirizzo Elettronica ed elettrotecnica e la seconda nel suo indirizzo Linguistico.
Chiara Daniela: dal Liceo classico al Dams di Torino
“Ho iniziato a preparami sin dal primo weekend di giugno suddividendo il programma delle nove materie su vari giorni, aiutata da mio papà e da una mia amica a rivedere tutto senza mai eccedere – racconta la ragazza -. Non ero affatto spaventata perché sia i commissari interni sia i docenti esterni si sono dimostrati subito disponibili nei nostri confronti, permettendoci di lavorare bene e in un clima sereno”.
Nonostante una traccia di italiano per lei poco convincente e affine alle sue aspettative, Chiara Daniela si dice soddisfatta della propria performance durante le prove scritte.
“Ho scelto la tematica dell’attesa ai tempi di Whatsapp, scrivendo un testo che partisse dal “carpe diem” di Orazio e cercando di metterci qualche cosa di mio – rammenta la giovane, per nulla spaventata nemmeno dal test di latino -. Ho apprezzato molto la traccia di francese perché ho potuto riflettere sul pensiero di Proust affrontato durante un laboratorio di cinema cui ho preso parte l’anno scorso, collegando un compito alle mie passioni e potendo così essere me stessa ed esprimermi al meglio”.
Dopo il coronamento di un percorso scolastico complesso, nemmeno l’estate di Chiara Daniela pare rilassante: volontaria dell’associazione Aiace, la ragazza prevede di partecipare alle numerose proiezioni cinematografiche in calendario oltre che di ultimare il montaggio del cortometraggio thriller realizzato assieme alle sue amiche.
“È il secondo prodotto che realizzo dopo quello creato a scuola per un concorso a sfondo filosofico nel quale io e alcune mie coetanee ci siamo classificate prime – spiega la studentessa -. Questo autunno mi iscriverò al Dams di Torino perché, nonostante io ami il cinema in tutte le sue forme e sogni di divenire sceneggiatrice, trovo molto interessante anche l’aspetto della critica cinematografica”.
Pur amando il capoluogo piemontese per le opportunità culturali che esso offre, per la sua futura carriera Chiara Daniela non esclude nemmeno la propria regione natia.
“Sono molte le proposte e le iniziative organizzate negli ultimi tempi, ciò che mi spinge a voler mantenere i rapporti con la Valle d’Aosta in futuro – conclude la giovane -. Negli anni tanti professionisti mi hanno aiutata in modo gratuito, generoso e amichevole investendo e soprattutto credendo al mio fianco nella mia vocazione cinematografica”.
Jean: un risultato frutto di studio e impegno
La traccia di italiano è stata una sorpresa per Jean, che ha dovuto accantonare le proprie aspettative circa tematiche come problematiche sociali legate al Covid o cambiamenti climatici ipotizzate chiacchierando con i suoi compagni.
“La prova di indirizzo è stata la più ostica perché in questi anni abbiamo avuto molte difficoltà a livello di programma, dapprima a causa della pandemia poi per la mancanza di docenti che hanno reso la nostra preparazione non sufficiente – commenta il giovane -. Per l’orale mi sono preparato durante tutto il corso dell’anno con studio e impegno costanti e, grazie al mio ultimo sforzo estivo, l’ho trovato una bella esperienza che mi ha reso soddisfatto”.
Concluso il proprio percorso formativo, Jean punta a trascorrere una estate di lavoro prima di catapultarsi nella sfida dell’Università.
“Non mi aspettavo di raggiungere il 100 e lode anche se un po’ speravo di riuscire a uscire bene mantenendo la media alta che ho sempre avuto in questi cinque anni – ha osservato il ragazzo -. È stato impegnativo ma credo che l’esame sia una sorta di conferma delle prestazioni che si raggiungono durante l’anno”.
Nel prossimo autunno Jean prevede di iscriversi assieme ad alcuni suoi compagni all’Università di ingegneria a Sion, visitata durante l’anno scolastico e orientata proprio al campo dell’elettronica.
“Non ho un’idea precisa del lavoro che svolgerò da adulto perciò la mia decisione non si basa su questo – dichiara lo studente -. Così come per le scuole superiori, anche alle scuole medie ho seguito la mia passione senza mai rimpiangere la mia scelta”.
Emma: il trampolino dell’Università di scienze internazionali per esplorare il mondo
“Ho vissuto gli esami di maturità piuttosto serenamente, perché ho trovato che il lavoro svolto durante tutto l’anno costituisse già un’ottima preparazione – osserva Emma -. Soprattutto per quanto riguarda le prove scritte, avevamo già svolto molte simulazioni in classe ed ero quindi piuttosto tranquilla”.
Differentemente da larga parte dei suoi coetanei, la ragazza ha optato per la traccia tutta valdostana circa l’idea di nazione di Federico Chabod; intimorita in modo particolare dalla prova orale, la studentessa ha utilizzato un metodo di ripasso che si concentrasse maggiormente sui collegamenti validi e originali tra le varie materie che le permesse di discutere fluidamente di ciò che sapeva.
“Sicuramente mi aspettavo un buon voto ma non avrei mai pensato di arrivare addirittura al massimo – dichiara Emma -. Sono sorpresa e felice di aver concluso il mio percorso scolastico con questo ottimo risultato”.
Come molti ragazzi della sua età, anche la giovane sta trascorrendo parte delle vacanze estive lavorando, in attesa del trasferimento autunnale a Torino dove avventurarsi in un percorso universitario in scienze internazionali.
“L’anno scorso, in classe quarta, ho trascorso un semestre in Brasile che mi ha aiutata a capire di voler proseguire i miei studi nel campo delle relazioni internazionali – chiarifica Emma -. Vorrei svolgere ulteriori esperienze all’estero nei prossimi anni, magari in altri Paesi europei”.
I 100
Numerosi anche le ragazze e i ragazzi da 100. Tra di essi Alberto Lateltin, Benjamin Mortara, Hervé Noussan e Luca Trabbia del Liceo delle scienze umane e scientifiche Regina Maria Adelaide di Aosta, Davide Abruzzino, Cinzia Viviana Albanese, Astrid Barbanti, Jacques Domaine, Fabio Pisano e François Sedran del Liceo scientifico e linguistico “Édouard Bérard” di Aosta, Alessandra Cordone, Noemi Ducly, Alessia Girardi, Martina Angela Sarto, Julie Squinabol e Michel Vittaz del Liceo classico, artistico e musicale di Aosta, Arianna Balagna dell’Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon, Giada Perronet dell’Istituto tecnico e professionale economico e tecnologico Corrado Gex di Aosta, Oscar Ponsetti dell’Istituzione scolastica di istruzione tecnica Innocenzo Manzetti di Aosta, Fabienne Brunod, Manuel Cerise, Marta Enria e Anna Perucci dell’Istituzione scolastica di istruzione liceale tecnica e professionale di Verrès.