Per lo studentato obiettivo aprire entro fine del 2026
Sarà Palazzo Cogne e non più gli spazi una volta occupati dall’Agenzia dell’Entrate di via Trottechien, ad ospitare gli alloggi degli studenti dell’Ateneo valdostano. Il progetto vede il sostegno di Fondazione Crt, fin dall’inizio coinvolta nell’iniziativa, ma non è escluso che la Regione decida di farsi avanti con il Ministero per i fondi Pnrr.
È stato infatti pubblicato venerdì scorso da parte del Miur un avviso finalizzato all’individuazione di manifestazioni d’interesse da parte di soggetti che intendano rendere disponibili immobili da destinare ad alloggi o residenze universitarie. “Stiamo valutando” spiega il Coordinatore del Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio Peter Bieler.
Nuova Università, la Regione punta ad uno studentato in via Trottechien
Oltre allo studentato, destinato a 60/70 studenti, Palazzo Cogne ospiterà degli uffici regionali. “Stiamo interloquendo con l’Università sulle dimensioni dello studentato – prosegue Bieler – per capire negli spazi residui quale struttura regionale potrà trovarvi collocazione, nella logica che non vogliamo spezzettare le varie strutture ma riunire in un unico posto”.
In questo senso va l’indagine che l’Ateneo valdostano sta predisponendo per i propri studenti. “Nel questionario chiederemo loro anche cosa si aspettano e cosa cercano” spiega Lucia Ravagli Ceroni, direttrice generale dell’ateneo valdostano. “Rispetto a via Trottechien le dimensioni di Palazzo Cogne consentiranno la realizzazione di spazi comuni“. Per quanto riguarda invece la mensa, al momento l’Università è intenzionata a predisporre un bando per l’affidamento del servizio di caffetteria all’interno della nuova Testafochi.
Ad oggi sono circa 400 gli studenti dell’Ateneo valdostano che viaggiano tutti i giorni. “Alcuni hanno trovato con un po’ di fatica alloggi in affitto ad Aosta, ma molti, soprattutto dalle zone limitrofe e dalle valli hanno deciso di viaggiare. – racconta ancora Ravagli Ceroni – Con la chiusura della ferrovia questo potrebbe diventare un problema, per questo stiamo prendendo accordi con la Regione affinché si tengano in considerazione anche le esigenze dei nostri studenti”.