Ripresa scolastica “tardiva”, Bolici (Savt): “una precauzione alle difficoltà nelle supplenze”
Non si ricorda in Valle d’Aosta, a memoria recente, un calendario scolastico caratterizzato dalla “prima campanella” il 19 settembre, come in quello varato da poco dalla Giunta regionale. La data della “rentrée”, negli ultimi anni, ha oscillato tra l’11 e il 14 e il ritorno in classe sospinto in là nel mese ha fatto mugugnare più di una famiglia. Un contributo ad interpretare tale scelta è giunto, nella mattinata di ieri, mercoledì 1° giugno, ai microfoni di Radio Proposta inBlu, dal segretario del Savt Ecole Luigi Bolici, che non ha nascosto: “è una cosa nuova, che mi aspettavo avrebbe fatto riflettere l’opinione pubblica”.
Membro del Consiglio scolastico regionale, riunitosi di recente per esprimere il parere consultivo di competenza sulla “tabella di marcia” della scuola valdostana, l’esponente del sindacato autonomo ha sottolineato che “questa non è altro che una precauzione, per come ci è stata presentata dall’Assessore all’Istruzione e dalla Sovrintendente agli studi, sulla scorta del fatto che l’anno scorso c’è stata una difficoltà enorme nell’attribuire le supplenze all’inizio dell’anno scolastico”. Una situazione in cui “molte scuole, nella prima settimana, nei primi dieci giorni, praticamente funzionavano a metà dei propri orari di servizio”.
“Nel momento in cui Assessore e Sovrintendente hanno paventato il rischio che anche quest’anno ci potesse essere un incidente di questo tipo e hanno proposto in via cautelativa di posticipare l’inizio al 19, – ha raccontato Bolici – noi ne abbiamo preso atto, pur coscienti che era un posticipo abbastanza importante”. Certo, il Segretario del Savt Ecole non dimentica di essere rimasto “l’unico rappresentante del mondo sindacale dentro questo organismo”, per cui ha puntualizzato che “comunque questa cosa non deve diventare un alibi”.
Secondo Bolici, l’“amministrazione regionale, l’amministrazione scolastica devono spendere tutte le energie e cercare di adottare tutti gli accorgimenti per dare le supplenze entro fine agosto”. Anche perché, pensando a quanto accaduto lo scorso anno scolastico, l’assegnazione di incarichi a metà settembre “penalizza tutti quelli che devono prendere una supplenza che parte il 1°, perché chiaramente vengono a perdere una parte della retribuzione, una parte della contribuzione”. Il rappresentante sindacale ha quindi richiamato l’impegno assunto dall’Assessore affinché “si faccia di tutto per scongiurare che le nomine vadano oltre fine agosto”.
La ripresa “tardiva” delle lezioni si riverbera nella loro fine il 15 giugno successivo, “una data veramente limite rispetto agli esami di Stato che poi sono alle porte”. Al riguardo, “abbiamo pensato, secondo proprio la proposta che ci ha avanzato la Sovrintendente in Consiglio scolastico regionale, di conservare un giorno di sospensione dell’attività didattica a disposizione della Regione, per poter eventualmente anticipare al 14 la fine dell’anno scolastico per le classi terminali delle superiori”. Ciò, “qualora ci si renda conto che è indispensabile per poter svolgere scrutini e gli esami di Stato quando sono necessari, perché bisogna essere allineati al nazionale”.