A Courmayeur si va a tavola con i grandi chef per il BASS
Stelle sì, ma di solidarietà. Al Au Coeur des Neiges di Courmayeur è stato presentato l’evento Slurp, basato su due pilastri fondamentali: l’artigianalità culinaria italiana e una buona causa. Quando il sodalizio si trasforma in un menù da 9 portate, pensato e preparato dai grandi nomi della cucina italiana, l’equazione è semplice e il risultato è garantito.
Una cena, quella di martedì 14 gennaio, che ha radunato i grandi nomi della cucina italiana come Pasquale Torrente, Emanuele Vallini e Simone Fracassi, pronti a incantare gli ospiti con le loro creazioni per una causa più che nobile: raccogliere fondi a supporto dell’associazione valdostana Antenne Handicap di Andrea e Loredana Borney e per il B.A.S.S. Insomma, una tavola, quella culinaria delle grandi occasioni, che aiuta un’altra tavola, quella che sfreccia sulle piste da sci di Courmayeur grazie al suo inventore.
L’organizzatore della serata, Eric Grange, artista et enfant du pays della Valdigne, non ha dubbi: unire il cibo di qualità e la beneficenza è la formula magica per aiutare un’associazione del territorio unica come quella dei coniugi Borney. I partecipanti alla serata hanno infatti sostenuto e sposato i progetti di Antenne Handicap, scoprendo un mondo ancora poco conosciuto in Valle d’Aosta, ma sicuramente non privo di interesse: “Frequento da anni il Casentino, la prima valle dove nasce l’Arno, famosa per la macelleria di Simone Fracassi, ambasciatore della chianina nel mondo, il quale organizza da 19 anni Capolavori a Tavola un evento a scopo benefico riunendo 25/30 chef stellati e le migliori materie prime italiane. Dopo diversi anni ho legato con vari chef e l’anno scorso chiacchierando attorno ad una tavola una mia amica ne ha invitati alcuni a Courmayeur, nel suo ristorante; abbiamo così deciso di creare un evento parallelo e mi sono messo subito in moto anche perché questi chef hanno un’ agenda molto fitta”.
La serata è stata concepita e pensata da Eric, con l’aiuto di sua sorella Barbara Grange e con alcuni amici che hanno subito risposto presenti alla chiamata benefica dell’Alta Valle. Radunare amici e conoscenti per una giusta causa in un’atmosfera informale, ma stellata, come ribadisce Eric: “Ho avvertito Francesco Musa amico e proprietario del resort Au Coeur des neiges, che ha visto in questa iniziativa una bella cosa e ci ha dapprima supportati e in seguito aiutati in tutto e per tutto nell’organizzazione. Ho disegnato il logo e chiamato Slurp…! l’evento, perché si tratta sì di un evento a scopo benefico per una buona causa, ma è anche una cena tra amici basata su uno spirito goliardico che mi rappresenta. Abbiamo chiesto l’aiuto della regione Valle D’aosta per reperire delle materie prime e ci hanno subito aiutati, questo ha fatto sì che gli chef potessero creare dei piatti con anche un’ impronta valdostana”.
Le collaborazioni però non si limitano al cerchio di amicizie o alla più istituzionale Valle d’Aosta, infatti Eric riesce a convincere anche alcune aziende che danno il loro contributo come “Kia che ci ha supportato dandoci delle auto in uso, Riso Acquerello della Famiglia Rondolino, i Marchesi di Barolo della famiglia Abbona, Cave Gargantua dei fratelli Cunéaz, il Microbirrificio Courmayeur Mont Blanc e il Caseificio Barlotti, oltre che la macelleria Fracassi”.
Nonostante i tanti ringraziamenti, estesi anche a tutti gli chef che hanno lavorato in una brigata esclusiva e straordinaria, Grange ci tiene a ritornare sulla motivazione principale della serata: la beneficenza, spiegando che “tutto questo l’ho fatto per poter aiutare un amico, Borney Andrea, e il suo B. A. S. S. Siamo riusciti a raccogliere una somma importante, 2860 euro e siamo felici di aver dato questo contributo”.
B.A.S.S. acronimo di Borney Adapted Snowboard System, uno snowboard concepito, costruito e brevettato da Andrea, e che permette alle persone con problemi cognitivi e motori, di praticare lo sport in libertà e sicurezza e praticamente in una semi autonomia. Il B.A.S.S. è il fiore all’occhiello dell’attività di Borney che, maestro di snowboard da diverso tempo, ha cercato negli anni lo strumento migliore per avvicinare i disabili all’attività sportiva, finendo poi con il costruirlo.
Negli anni tanti ragazzi hanno beneficiato di questo strumento che permette loro di vivere esperienze sportive che prima erano loro precluse, come spiega lo stesso Borney: “È davvero bello vedere questi ragazzi sulla neve e vedere che possono godere dei bellissimi panorami e di queste attività. I ragazzi a cui ci rivolgiamo hanno malattie degenerative, disabilità o gravi problemi psichici, noi cerchiamo di regalare loro un’esperienza e un modo di sentirsi in qualche maniera autonomi”. Il B.A.S.S. permette al maestro di stare a contatto con il ragazzo, senza però doverlo guidare completamente, lasciando ampio spazio di manovra e di autonomia, ma sempre in sicurezza. Da novembre 2019 l’invenzione di Borney è inoltre diventato un dispositivo medico per la rieducazione di forza, movimento ed equilibrio per le persone con disabilità in accordo con il Ministero della Salute.
Grazie al B.A.S.S. e grazie alle serate di raccolta fondi per far crescere e avanzare la ricerca in questo campo si apre una nuova frontiera per lo snowboard per le persone con disabilità.