A Saint-Nicolas si ricorda la tragedia del Vajont
Saint-Nicolas ricorda la tragedia del Vajont con cinque appuntamenti. La rassegna, "Vajont 1963 Solidarietà alpina", organizzata dall’Amministrazione comunale di Saint-Nicolas, in sinergia con il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, il Comune di Longarone e la Fondazione Vajont, prenderà il via oggi alle ore 17.30 con l’inaugurazione presso il centro polifunzionale "La Maison de Sandre", in frazione Fossaz dessous, dell’esposizione itinerante "Vajont 9 ottobre 1963".
Alle ore 20.30, l’iniziativa proseguirà sulla piazza comunale di Saint-Nicolas, con un evento dedicato alla solidarietà alpina, testimoniata da foto, immagini e ricordi di chi ha vissuto la catastrofe e la ricostruzione di Longarone. In programma, moderati dal giornalista Silvano Gadin, gli interventi del Presidente del Consiglio regionale, Marco Viérin, del Sindaco di Saint-Nicolas, Davide Sapinet, del Sindaco di Longarone, Roberto Padrin, dei rappresentanti della sezione dell’Associazione nazionale Alpini di Longarone e di alcuni Alpini di Saint-Nicolas che nel 1963 si sono recati nei luoghi del disastro.
Altri quattro sono gli appuntamenti che si terranno sempre a Saint-Nicolas, con inizio alle ore 20.30, nella piazza comunale, in frazione Fossaz dessous (in caso di maltempo ci si trasferirà nella vicina palestra). Martedì 22 luglio 2014 è in programma il film di Renzo Martinelli "Vajont – la diga del disonore", mentre martedì 5 agosto 2014 sarà la volta della proiezione del monologo teatrale di Marco Paolini "Il racconto del Vajont…". Martedì 12 agosto 2014 il ricordo della tragedia del Vajont si unirà a quello dell’alluvione che ha colpito la Valle d’Aosta nel 2000, in una serata in cui, oltre a spezzoni di telegiornali, si potrà rivedere il filmato "Valluvione: il ricordo, la ricostruzione, una nuova sicurezza", realizzato dall’Amministrazione regionale in occasione del decimo anniversario della calamità.
Infine, martedì 19 agosto 2014, il Vajont sarà raccontato dallo scrittore di Erto Italo Filippin, sopravvissuto al dramma.