“Acqua del Sindaco”, l’80% dei valdostani la preferisce a quella in bottiglia
In Valle d'Aosta il 79,9% degli abitanti beve acqua del rubinetto, sia trattata che non. A renderlo noto è stata oggi Aqua Italia, l'Associazione delle aziende costruttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie federata con Confindustria.
Dalla ricerca che fotografa il consumo di 'acqua del Sindaco' nelle varie regioni, e che raccoglie i dati 2016, emerge che il 39,7% degli intervistati dichiara di bere sempre acqua del rubinetto, mentre il 24,2% la beve occasionalmente. Tra i motivi per cui i valdostani la preferiscono a quella in bottiglia c'è la comodità (34,4%), i maggiori controlli svolti (22%) e la bontà (29,6%).
Il 24,3% degli intervistati ha dichiarato di avere almeno un dispositivo di trattamento dell'acqua nella proprio abitazione: al primo posto si piazzano le caraffe filtranti (scelte dal 12,2% degli intervistati), seguite dagli apparecchi per l'eliminazione di cloro e sostanze indesiderate (5,9%). Tra chi possiede impianti per il trattamento domestico dell'acqua il 43,5% dichiara di aver sottoscritto un abbonamento per la manutenzione.
Fuori dalle mura domestiche sono sempre più gli esercizi commerciali ad usare l'acqua del rubinetto trattata: dalla ricerca emerge che il 20,1% dei valdostani la beve già abitualmente mentre il 54,7% la berrebbe qualora gli venisse offerta.
Riguardo le cosiddette 'Case dell'Acqua' il servizio – si legge sempre nell'indagine fatta da Aqua Italia – il 45,2% degli intervistati le usa o userebbe il servizio se il proprio comune lo predisponesse. Tra chi vive in zone dove le 'Case' non ci sono il 10,2% aderirebbe nel caso venissero adottate.