Ad Aosta la Tari è meno cara rispetto alla media italiana
300 euro tondi un anno fa, 303 quest’anno. Questo è l’importo medio annuo della Tassa dei rifiuti – la cosiddetta Tari – pagata da una famiglia di Aosta nel 2023, rispetto ai 320 euro della media italiana. A renderlo noto è la rilevazione annuale dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito dell’Associazione.
A livello nazionale, la spesa più elevata si registra al Sud, con la Campania in testa a livello regionale con 416 euro – in leggero aumento, dello 0,5 per cento, rispetto all’anno precedente – e ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594 euro all’anno.
La regione in cui è stata rilevata la spesa media più bassa sono le Marche (250 euro), mentre fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181 euro.
Sono invece 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato è a Latina (+31,2 per cento), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3).
L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell’ambito del progetto “Vita da generazione spreK.O.“, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
In vista della Settimana europea dei rifiuti, in programma dal 18 al 25 novembre prossimi, Cittadinanzattiva diffonderò il report complessivo con i dati sui livelli di raccolta differenziata in ambito regionale e provinciali, e sulla raccolta di particolari categorie di rifiuti come Raee, oli e tessili.