Aids, 6 nuovi casi nel 2020: “L’emergenza sanitaria ha ostacolato la normale attività di lotta alla diffusione”

04 Dicembre 2020

“Purtroppo l’emergenza sanitaria in corso ha ostacolato la nostra normale attività di lotta alla diffusione dell’Aids generando difficoltà nella diagnosi precoce, che quindi si è purtroppo ridotta in questo periodo”.

A spiegarlo, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale contro l’Aids fissata il 1° dicembre di ogni anno, è la dottoressa Manuela Colafigli, infettivologa dell’Usl.

La struttura di Malattie Infettive dell’Azienda sanitaria comunica che i casi di infezione diagnosticati sul territorio regionale nel 2020 sono stati sei – cinque uomini e una donna – numeri in lieve calo rispetto ai 10 del 2019.

Tre di questi casi – si legge in una nota dell’Usl – sono stati rilevati dall’attività di ambulatorio nel periodo antecedente l’emergenza sanitaria e il lockdown, altri tre sono invece emersi dalla diagnostica di pazienti in fase di ricovero ospedaliero per patologie opportunistiche concomitanti.

L’ambulatorio che si occupa dell’Aids è rimasto, comunque, sempre pienamente operativo per garantire ai pazienti la necessaria assistenza e per non interrompere le cure – prosegue Colafigli -. Inoltre, abbiamo acquisito nuovi farmaci, utili al trattamento dei casi di patologia avanzata. Per noi è fondamentale ricordare l’importanza di effettuare il test, anonimo, e soprattutto di mantenere alta l’attenzione e di evitare comportamenti a rischio: i rapporti sessuali non protetti sono la causa principale della trasmissione del virus”.

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