Allerta meteo per nevicate forti: disposta la chiusura della Val Ferret, limitazioni in Val Veny

29 Novembre 2023

A seguito dell’allerta meteo emanata dalla Regione, il sindaco di Courmayeur Roberto Rota ha firmato due ordinanze che prevedono limitazioni all’accesso in Val Veny e la chiusura della strada per la Val Ferret.

In particolare dalle 18 del 29 novembre 2023 e fino alla revoca dell’ordinanza, è istituito il divieto di transito, in entrata ed uscita, sia pedonale che con sci, mezzi a motore e qualsiasi altro veicolo, nell’area Brenva, compresa dagli accessi alla Val Veny, in particolare da Piazzale Funivie Val Veny, ex Des Alpes e dalla pista a valle del Tunnel del Bianco, compreso il Plan Ponquet. E’ escluso dal divieto il comprensorio sciistico.
Dalle 23 di oggi, mercoledì 29 novembre 2023 è vietato invece l’accesso pedonale e veicolare in Val Ferret, dalla località La Palud (Sbarra della Val Ferret) e in particolare nelle aree non sicure (non contraddistinte, quindi, da segnaletica orizzontale verde).

Allerta meteo per nevicate forti in Alta Valle

Il Centro funzionale della Regione ha emesso un bollettino di criticità ordinaria –  gialla per nevicate forti a quote medie, intorno ai 1500 metri. Interessata dalla criticità è l’Alta Valle, dal Monte Bianco al Gran San Bernardo fino all’alta Valtournenche. 

“Da fine serata di oggi e per la mattina di domani nevicate da circa 400 m.  – si legge sul bollettino diffuso – Previsti 40-50 cm in D (Alta Valle) verso 1500 m, 35 cm in C (gran Paradiso), meno altrove. Dal pomeriggio di domani ancora precipitazioni  (in Alta Valle) in attenuazione con limite neve in risalita fino a 1700 m”.

Bollettino criticità Nevicate forti

Sempre per le zone del Monte Bianco fino alla Valtournenche e per le valli del Gran Paradiso l’allerta gialla – criticità ordinaria, riguarda anche il pericolo valanghe. “Gli eventi valanghivi di magnitudo maggiore (medie e grandi valanghe) saranno prevalentemente localizzati in zone non antropizzate, oppure potranno essere fenomeni già noti alla comunità, con un’elevata frequenza di accadimento.  – prosegue la nota – Non si escludono fenomeni di piccole dimensioni che possano comunque interferire con le infrastrutture”.

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