Ambulatorio Variney, il Savt chiede un incontro urgente all’Usl
Ambulatorio di Variney, dopo il Consiglio regionale ed i Sindaci del Grand-Combin anche il Savt-Santé si schiera contro la chiusura della struttura prevista per il 1° gennaio 2019.
A scriverlo in una nota è lo stesso sindacato che non solamente si dice preoccupato per “gli abitanti della zona del Grand-Combin cui potrebbe venire a mancare, dal prossimo primo gennaio, il servizio svolto dall’ambulatorio di Sanità Pubblica” ma anche per “il metodo adottato dall’Azienda” visto che “non sono purtroppo stati coinvolti, in questo ‘progetto di riduzione dei servizi territoriali’, né gli amministratori locali, né le organizzazioni sindacali. E questo non è un bel segnale”.
Savt che, mentre riconosce al neo assessore Baccega l’attenzione subito dedicata al tema, tiene però alta la guardia: “La sanità e l’assistenza sociale – scrive il sindacato – non dovrebbero essere misurati con il ‘pallottoliere’ riducendo la gestione dei servizi a mero calcolo matematico. Sanità, salute e servizi socio-assistenziali meritano valutazioni diverse perché coinvolgono la sfera più delicata della popolazione”.
Da qui la richiesta di un incontro urgente con l’Azienda “per capire quali siano le possibili soluzioni, non traumatiche, per continuare ad erogare i servizi oggi offerti”, ma anche una “apertura” al dialogo: “Non mettiamo oggi i cittadini della ‘Coumba Freida’ in ulteriore difficoltà facendoli spostare dal territorio verso la città dopo che, per anni, si è predicato che bisognerebbe portare i servizi più vicino alla gente. Parliamone, il Savt-Santé è a disposizione. Ma soprattutto facciamo in modo che l’Azienda Sanitaria non diventi una torre d’avorio dove si decide solo in base al risparmio economico conseguito”.