Anche Giappone e Austria allo stage di patois
C’erano anche una studentessa universitaria giapponese, attualmente a Lione per motivi di studio, e una partecipante austriaca, residente in Valle d’Aosta, fra i trenta partecipanti del secondo “Bain de langue”, lo stage di immersione linguistica in patois, organizzato dal 2 al 4 marzo scorso a Valpelline.
Lo stage ha infatti offerto, accanto al corso intensivo di patois, momenti di aggregazione su temi riguardanti la civilisation valdôtaine e un percorso didattico ricco di stimoli mirato all’esplorazione della comunità di accoglienza in diversi ambiti: dall’architettura alle tradizioni locali, dallo sport popolare alle specialità gastronomiche, alla conoscenza approfondita di personaggi illustri come l’abbé Henry.
“Il patois – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin – diventa un elemento di apertura e di integrazione per coloro che, anche se non sono valdostani di origine, hanno scelto di vivere nella nostra regione, desiderano condividerne il senso di appartenenza e si riconoscono nei valori culturali e identitari che la lingua dei nostri avi veicola”.