Aosta: Capodanno senza botti, fuochi d’artificio, vetro e droni
Cambia la location – da piazza Chanoux a piazza Roncas – ma non cambia l’ordinanza del Sindaco di Aosta Fulvio Centoz sul divieto di botti e fuochi d’artificio, da un lato, e quello di vendita di bevande in contenitori di vetro, dall’altro.
Il divieto di botti e fuochi d’artificio
“Nelle giornate del 31 dicembre 2018 e del 1° gennaio 2019 – si legge nell’ordinanza –, a tutela della pubblica incolumità e della sicurezza urbana sarà vietato fare esplodere botti, sparare con armi da fuoco, lanciare razzi, accendere fuochi d’artificio, innalzare aerostati con fiamme, mortaretti e/o similari, o in genere cagionare esplosioni ed accensioni pericolose e far esplodere qualsivoglia articolo pirotecnico su tutto il territorio comunale”.
In particolar modo, visto il notevole assembramento di persone previsto, il divieto insiste “nelle piazze Roncas, Chanoux e Giovanni XXIII e nelle vie Carabel, Tourneuve, Martinet, Abbé Trèves, Abbé Henry, Abbé Gorret, Croce di Città, De Sales lato Ovest, Forum, San Giocondo, Saint–Bernard de Menthon e Conte Tommaso”.
Il divieto di bevande in vetro
Parallelamente – anche questa non è una novità – il vetro è “bandito” nelle stesse vie e piazze interessate al divieto sui botti, ma più in generale nel “perimetro” delimitato da piazza Arco d’Augusto, via Garibaldi (lato nord), via Torino, via Festaz, via Sant’Anselmo, via Porta Praetoria, piazza Chanoux, via De Maistre, via De Sales, piazza Giovanni XXIII, via Forum, piazza Roncas, via Martinet, via Abbé Gorret, via Tourneuve, via Monte Solarolo, corso Saint-Martin-de-Corléans (nel tratto compreso tra via Monte Solarolo e corso XXVI Febbraio), corso XXVI Febbraio, viale della Pace lato Sud, via Croce di Città, via Malherbes, via Marché Vaudan e Piazza della Repubblica.
Il divieto di distribuzione e di vendita da asporto di contenitori in vetro per bevande coinvolgerà tutti i pubblici esercizi e rivendite di qualsiasi tipologia, e sarà in vigore dalle ore 18 del 31 dicembre alle ore 3 del 1° gennaio.
Capodanno senza droni non autorizzati
Tra le novità dell’ordinanza, si legge nel testo, “il sorvolo a mezzo di Aeromobili a Pilotaggio Remoto o Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR e SAPR, genericamente conosciuti con il termine di “droni”) è vietato se non autorizzato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac)”.
Le modifiche alla circolazione
Dalla mezzanotte del 29 dicembre, e fino quella del 1° gennaio vigerà inoltre il divieto di circolazione per tutti i veicoli nel tratto di piazza Roncas compreso tra l’intersezione con via Tourneuve e quella con via Martinet. Da mezzogiorno del 31 dicembre alle 3 del 1° gennaio, invece, sarà vietato circolare – per tutti i veicoli – in piazza Roncas (da via Croce di Città lato Nord, da via Forum, da via San Giocondo, da via Tourneuve lato Est, da via Abbé Gorret, da via Abbé Trèves, da via Martinet) a eccezione dei veicoli al seguito dell’organizzazione dell’evento e dei mezzi di Polizia e di soccorso.
I flussi pedonali
Vista la nuova location, ben più piccola della piazza centrale, i flussi pedonali saranno disciplinati in maniera più precisa. L’entrata e l’uscita da piazza Roncas, infatti, sarà consentito esclusivamente da via Croce di Città, via Tourneuve e da via Martinet.
“Anche quest’anno abbiamo organizzato una serata di festa che si basa su una proposta artistica di livello adatta a diverse fasce di età – spiega la Vicesindaca del Capoluogo Antonella Marcoz – così come a differenti gusti musicali. La scelta di spostare i festeggiamenti in piazza Roncas, poi, si inserisce nella volontà di estendere il perimetro dell’Aosta turistica ad altre zone del centro storico, ma che meritano di essere vissute dai cittadini e scoperte dai visitatori. L’augurio è che, anche grazie alla stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine, la festa per il Capodanno 2019 possa trascorrere serenamente per tutta la comunità all’insegna del divertimento e dell’allegria, senza eccessi, compreso il deprecabile utilizzo dei ‘botti’ per cui vige il divieto in quanto costituiscono un pericolo per l’ordine pubblico oltre che per la salute di tutti gli animali d’affezione”.