Aosta Est, l’Anac boccia la gara della Regione: “La procedura adottata non è motivata”
"Nel caso in esame la scelta operata dalla Regione non appare adeguatamente motivata". Sulla gara, sospesa, per la valorizzazione e il restauro di Aosta Est arriva il verdetto dell'Autorità anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone. Sul tavolo dell'Anac era approdata, nei mesi scorsi, la richiesta di un parere di precontenzioso dopo le proteste degli ordini e dei collegi tecnici della Valle d’Aosta che avevano contestato la procedura di gara adottata dall'Assessorato regionale alla Cultura. In particolare i professionisti valdostani, in considerazione della strategicità delle opere, chiedevano alla Regione di procedere con un concorso di progettazione.
L'Anac ricorda come sia "compito della stazione appaltante valutare nell'ambito della propria discrezionalità amministrativa e tecnica, se l'affidamento per gli incarichi e i servizi di progettazione sia ricompreso o meno nella fattispecie contemplate dall'art. 23 comma 2 afferenti alla progettazione di lavori di particolare rilevanza, con la conseguente corretta individuazione della procedura da seguire". E nel caso di Aosta Est è lo stesso Rup (il Responsabile unico del procedimento) che negli atti di gara attesta "la sussistenza dei diversi profili di particolare rilevazione dei lavori" come previsto dalla normativa.
Ciononostante la Regione aveva deciso di indire una gara sulla scorta di uno studio di fattibilità approvato nel 2008 che "costituisce parte integrante del documento preliminare alla progettazione sulla base del quale l'aggiudicatario è chiamato a sviluppare la progettazione dell'intervento". Per l'Amministrazione regionale, quindi, ai professionisti non viene chiesto di individuare un'idea progettuale – come nel caso di un concorso di idee o progettazione – ma di sviluppare un'idea già acquisita e approvata.
Una scelta che l'Anac contesta: "Il documento relativo allo studio di fattibilità – si legge – non sembra costituire un documento progettuale, ma piuttosto un documento propedeutico di carattere ricognitivo e di indirizzo del successivo sviluppo progettuale".
Il parere di precontenzioso è vincolante, obbligando le parti che vi abbiano preventivamente consentito ad adeguarsi alle indicazioni contenute. In particolare la Regione avrà circa un mese di tempo per comunicare all'Anac le proprie decisioni sulla gara che vale oltre 1 milione e 200mila euro. Soldi in parte derivanti da Fondi europei che potrebbero ora, essere messi a rischio dai ritardi legati allo stop e ad un'eventuale indizione di un concorso di idee.