Aosta, istituito l’Osservatorio della qualità dell’ambiente urbano

22 Gennaio 2021

Erede di quello sulla qualità dell’aria, il Comune di Aosta ha istituito l’Osservatorio della qualità dell’ambiente urbano. La decisione è stata presa ieri, all’unanimità, dal Consiglio comunale.

L’Osservatorio avrà il compito di esprimere pareri consultivi e non vincolanti sulle materie di propria competenza – come sulle componenti ambientali quali aria, acqua, suolo e rumore, verde urbano, arredo urbano e mobilità sostenibile integrata -, elaborare proposte da sottoporre alla Giunta per il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e supportare le strutture comunali nell’analisi dei dati dell’Ecosistema urbano e dell’Istat.

A questo si aggiunge anche il monitoraggio delle azioni messe in atto dall’Amministrazione comunale nell’ambito del Patto dei Sindaci per il clima e l’energia.

La composizione dell’Osservatorio

L’organismo, che verrà convocato in adunanza ordinaria almeno due volte l’anno, sarà composto, da parte comunale, dall’Assessore all’Ambiente (che avrà anche funzioni di Presidente), dal Dirigente dell’Area tecnica T1 (con funzione di coordinatore), dall’Assessore ai Lavori pubblici e alla Gestione del territorio e da due consiglieri, uno per la maggioranza e uno per l’opposizione.

Per la parte “extra” Comune, faranno parte dell’Osservatorio anche un rappresentante dell’Azienda Usl, il Direttore dell’Arpa della Valle d’Aosta, da un rappresentante delle associazioni ambientaliste operanti in regione, un rappresentante delle associazioni dei consumatori e un rappresentante degli Ordini e Albi professionali tecnici valdostani, nonché dal comandante della Polizia Locale.

I membri resteranno in carica a decorrere dalla data di nomina e fino al termine della consiliatura.

“L’intenzione – commenta l’Assessore all’Ambiente Loris Sartore – è quella di poter disporre di uno strumento che rappresenti l’evoluzione dell’Osservatorio per la qualità dell’aria, e che ci consenta di monitorare diversi indicatori non solo legati alle matrici ambientali ma anche ad aspetti quali i consumi energetici, la qualità del verde urbano e degli arredi, l’attuazione dei programmi inerenti alla mobilità sostenibile e integrata, in modo da programmare, per quanto possibile in ambito comunale, le azioni utili al loro miglioramento in un’ottica di sistema integrato quale, ad esempio, emerge dal rapporto Ecosistema urbano curato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore”.

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