Aosta stringe un patto con il Liceo artistico per colorare la città con la “street art”

27 Giugno 2022

A febbraio, il quasi “incidente diplomatico” con il Comune di Aosta, con i murales realizzati nel sottopasso di via Roma, imbiancato di fresco e decorato senza autorizzazione da parte di alcuni studenti del Liceo artistico.

Già allora, però, si è intravista la possibilità di una cooperazione fattiva, con il sindaco Gianni Nuti a spiegare: “Faremo un patto di collaborazione con l’Istituzione scolastica per l’abbellimento del sottopasso e di due/tre zone della città. L’idea è di chiudere prima della fine dell’anno scolastico, con un progetto, quindi, per la primavera”.

I tempi, in realtà, si sono un po’ allungati, ma venerdì scorso – 24 giugno – la Giunta comunale ha siglato “un patto di collaborazione tra il Comune di Aosta e l’Istituzione scolastica Liceo Classico, Artistico e Musicale di Aosta per la diffusione dell’arte urbana e la valorizzazione dei talenti artistici del Licam finalizzato alla ricerca e alla riqualificazione di alcune aree della città con grafiche, murales e graffiti”, si legge in una nota.

Attraverso questo patto il Comune si impegna a dare dei luoghi e aree della città per le attività di street art che saranno realizzate dagli studenti del Licam nell’obiettivo di rigenerazione urbana – spiegano ancora da piazza Chanoux –. Il Liceo, di suo, “si impegna a programmare attività per tre anni da realizzare nella città con il coinvolgimento di una classe di studenti idonei a svolgere tali attività artistiche”.

Impegni e obiettivi

Nel patto, le parti si impegnano a “proporre nuove aree da destinare a muri legali” in base a diversi criteri: “accessibilità, ubicazione in zone che necessitano di conversione sociale, nuova visibilità, che versano in cattivo stato di manutenzione, sono imbrattati, abbruttiti, in stato di degrado o abbandono”, ma con l’impegno a “ricercare e promuovere tecniche grafiche e materiali a basso impatto ambientale (eco murales, hunting pollution)”.

Gli obiettivi non sono difficili da intuire: “prendersi cura e decorare spazi urbani con un progetto di visione globale, pianificato per aree, anche al fine approfondire aspetti storici, identitari e ambientali della città e di creare percorsi di interesse artistico e culturale; prevenire e contrastare atti vandalici con percorsi specifici di sensibilizzazione verso il bene comune e della sua valorizzazione e preservazione”. Questo, oltre alla volontà di “recuperare aree anonime o degradate coinvolgendo gli abitanti del territorio nelle scelte di rigenerazione artistica ed estetica”.

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