Apre in centro la “Casa della carità”. Aumentano gli italiani a rischio indigenza
Sarà uno degli edifici appartenenti al canonicato della Cattedrale di Aosta ad ospitare la “Casa della Carità”, il luogo dove la Caritas diocesana concentrerà alcuni dei servizi a favore delle persone più povere della comunità. Il progetto verrà realizzato nel corso di quest’anno, anche se probabilmente l’inaugurazione sarà l’anno prossimo. “Troveranno posto in questo edificio – ha detto il direttore della Caritas, Andrea Gatto – i servizi per rispondere alle necessità più urgenti delle persone: i pasti, le docce, gli abiti”.
“Osservando i dati del bilancio sociale della Caritas – ha sottolineato ancora Andrea Gatto – emerge come sia in calo il numero degli immigrati nella nostra regione, segno che la nostra economia è meno attrattiva. Aumenta invece il numero di italiani che in questo ultimo anno in situazioni di difficoltà oggettiva”.
Dati che offrono una fotografia dell'attività che Caritas affronta quotidianamente, ed in direzioni diverse. Il Centro d'ascolto e lo sportello d esempio, hanno visto nel 2015 1437 colloqui per 415 persone incontrate provenienti da 40 diversi paesi. Di queste il 73% sono uomini ed il 27% donne, ed il 45% delle persone incontrate sono italiani. Subito a ruota la nazionalità che ha fatto più richieste al centro è quella marocchina (27%), seguita da romeni (9%) e tunisini (8%)-
3626 sono state invece le notti passate – con un'accoglienza media di 24 notti a testa – al Dormitorio di pronta accoglienza di via Stevenin da 148 persone, 129 delle quali uomini (129, da 22 nazionalità diverse) e 19 donne (da 7 paesi diversi). Sono stati invece 8, equamente divisi tra donne e uomini, i ragazzi accolti per 2440 complessive dalla Casa di accoglienza diurna e notturna.
34 invece, 10 dei quali con moglie e figli nel Paese d'origine, i richiedenti protezione internazionale accolti nel centro di accoglienza diurno e notturno, in convenzione con la Prefettura. I richiedenti, con un'età che va dai 19 ai 36 anni, provengono da sei diversi paesi e svolgono anche diverse attività di sensibilizzazione ed informazione come incontri e testimonianze sul fenomeno migratorio all'interno delle scuole medie.
Sono invece 3080 i quintali di indumenti raccolti nel 2015 dalla Caritas, 2475 dei quali conferiti a ditte esterne per il riuso e 605 distribuiti a 196 persone che hanno potuto ritirarli gratuitamente tramite il Centro d'ascolto. 7431 invece i contatti per acquisti di vestiti, 3 i quintali consegnati ai detenuti del carcere di Brissogne e 203 i ritiri di mobili presso abitazioni private.
Proseguendo per dati spiccano gli oltre 20mila pasti di emergenza distribuiti durante lo scorso anno ed il Servizio docce (che offre la possibilità, due mattine a settimana, di fare una doccia, tagliare la barba e ricevere un cambio intimo pulito) che ha visto 812 accessi. A sostegno economico per le spese necessarie ed urgenti, in collaborazione con la Fondazione Comunitaria VdA, attraverso il Pronto soccorso sociale la Caritas ha erogato 4.827,38 euro su un totale di 30 interventi. 18.616,93, invece, gli euro anticipati per permettere alle famiglie in difficoltà di ricevere in tempi brevi l'aiuto economico necessario senza dover attendere i tempi dell'erogazione di contributi da parte della regione, su un totale di 54 interventi richiesti. 51, poi, le domande raccolte di prestiti per il microcredito per 6 prestiti concessi per un valore di 26mila euro erogati. 30 delle 51 domande sono arrivate da famiglie italiane.
L'impegno della Caritas è proseguito anche nei lavori di pubblica utilità, attraverso le ore di volontariato come misure alternative alle sanzioni pecuniarie o alle pene detentive. 32 le persone impegnate in questa attività nel 2015, per 4619 ore totali. 16, inoltre, le persone coinvolte nell'attivazione di tirocini formativi retribuiti per interventi di manutenzione a sostegno delle parrocchie e degli oratori. Sempre a proposito di parrocchie sono stati invece 43 gli incontri tenuti presso le parrocchie per indirizzare e coordinare sempre meglio le 8 Caritas regionali (Valdigne, Sarre, Gignod, Aosta, Châtillon, Saint-Vincent, Verrès e Bassa Valle).
Proseguono infine i progetti all'estero, attività di cooperazione in Paesi stranieri, come il Progetto Guinea con 5mila euro raccolti per il sostegno di un centro di formazione professionale, e gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal del 2015 per il quale la Caritas ha raccolto e inviato 61.747 euro.