“Arc En Ciel”, un video per uscire dall’isolamento sociale
Aiutare le persone in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale della Valle ad uscire dall’isolamento e combattere lo stigma che ancora persiste nei confronti della malattia mentale è l’obiettivo che si è posto il brano “Arc en ciel” con protagonisti gli operatori e gli utenti del Centro Diurno di Verrès, gestito dalla Cooperativa Arc en Ciel. La canzone, pubblicata su Youtube, è scritta da Gaetano Lo Presti con Andrea Sago di Renzo e Valentina Palmieri ed è interpretata, oltre che dagli utenti dalla struttura, da Antonella Berlier e The Wash.
“Qui mi sento in compagnia, solitudine bye bye- recita il testo- e trovo un’armonia, che non ho provato mai. Anche se sono strano, qui c’è chi mi da la mano. Se tutto butta male, alzo gli occhi e lassù c’è l’arc en ciel”. Perché “dopo un temporale, se vuoi c’è l’arc en ciel”. Una volontà, quella di uscire dalla condizione di isolamento, che il protagonista del video Daniele Cilione e gli altri pazienti dimostrano improvvisando una marching band che, uscita dal Centro Diurno di Verrès, invade festosamente le strade del borgo. E, come rappa Sago, la vita che “a volte brucia dentro come un fuoco”, facendo sì che “non ti voglio più vedere e mi nascondo”, diventa “tutta un gioco, se ti prendo in giro è un giro giro tondo”.
La musica di Lo Presti, in scena con ukulele e mandolino, è accompagnata dall’insolito organico di The Wash che conta sul washboard (ricavato da un asse da lavare) di Pier Franco Portè, il washtube bass (ricavato da una tinozza) di Niki Colliard, la chitarra di Paolo Vacquin e il Roland Ae 30 (strumento elettronico che simula tromba e clarinetto) di Franco Praduroux. La musica è accompagnata dalla voce di Antonella Berlier che sottolinea la fragilità e la voglia di serenità dei protagonisti.
Nel brano, registrato al TdE Studio di Momo Riva, suonano anche membri della cooperativa. Allo scat c’è il presidente Salvo Collura ed alle percussioni gli operatori Christian Pellissier e Vanessa Folla e i membri dei Fulmini in linea retta, la band, nata nel Centro Diurno, che dal 2011 porta “l’emozione dell’imperfezione oltre il muro dell’indifferenza”. Il video è stato realizzato da Michele Picciurro, mentre gli ombrelli colorati sono stati dipinti da Francesca Rossi.