Asili nido: Farfavola non chiude. Da gennaio la struttura sarà privata e gestita da La Sorgente

05 Novembre 2015

L’asilo nido Farfavola, la struttura di via Pollio Salimbeni gestita dalla cooperativa sociale La Sorgente che verrà chiusa a dicembre dall’amministrazione comunale di Aosta, riaprirà i battenti.
E lo farà in forma privata, direttamente da 1° gennaio 2016, per tenere in continuità il servizio.
Un servizio fortemente voluto e richiesto dalle famiglie che fanno quadrato e convincono La Sorgente a tenere aperto l’asilo, e a gestirlo privatamente, in autonomia.

Mentre stamattina, in conferenza stampa di Giunta comunale, l’assessore alle Politiche Sociali Marco Sorbara annunciava l’incontro di martedì prossimo con le sigle sindacali per fare il punto della situazione sugli utenti di Farfavola da trasferire nelle altre tre strutture comunali (Viale Europa, Berra e via Roma), la cooperativa guidata da Riccardo Jacquemod decide di tenere il servizio aperto, e con le proprie forze.

“Le famiglie che usufruiscono dell’asilo nido Farfavola – ha spiegato Jacquemod – hanno manifestato disappunto per le modalità con le quali il Comune ha gestito la situazione. Abbiamo quindi immaginato di continuare a fornire questo servizio, capendo comunque le scelte dell’amministrazione che in un periodo di ristrettezze economiche ha fatto giustamente una scelta. Apriremo quindi un nuovo nido su Aosta che offra un servizio a tutti, non solo alle famiglie che attualmente si servono di Farfavola”.

Le tariffe, invece, non potendosi basare sull’ISEE vista la natura privata della struttura, resteranno indicativamente quelle attuali e non adeguate al rialzo definito a livello regionale: “Le tariffe resteranno a grandi linee quelle vigenti – prosegue Jacquemod – e potremo offrire un’offerta differenziata riguardo i costi, facendo pagare l’effettiva permanenza del bambino in base alle esigenze delle famiglie”.
Una forma di ‘flessibilità’, quindi, e una nuova sfida per il futuro: “Siamo convinti – ha concluso il Presidente de La Sorgente – che la mancanza di iscrizioni nei nido siano dovute ad una divergenza tra la domanda e l’offerta. C’è grande esigenza del servizio di asilo nido, ma sono esigenze diverse rispetto a quelle individuate dal Comune. La speranza è solamente quella di riuscire a trovare la quadratura dal punto di vista economico perché gestire servizi alla persona senza l’aiuto del pubblico non sarà facile”. 

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