Azzurre fuori dal podio nello slalom di Gressoney. Chiusura agonistica con il biathlon a Brusson
Lo slalom in notturna di Gressoney-Saint-Jean di ieri, mercoledì 24, sulla pista Leonardo David di Weismatten, non ha portato bene alle azzurre. Federica Brignone, con un ottimo tempo in entrambe le manche, ha saltato l'ultima porta prima del traguardo della seconda, quando era proiettata verso la medaglia d'argento. Denise Karbon, vincitrice del gigante di lunedì, ha saltato una porta e non ha concluso la seconda manche dopo il terzo posto nella prima.
La medaglia d'oro è andata alla tedesca Fanny Chmelar, sulle francesi Marion Bertrand e Tessa Worley. La prima italiana è stata Irene Curtoni, quarta, già argento nello slalom. L'atleta tedesca ha vinto, grazie ai migliori piazzamenti nel gigante e nello slalom, la targa in ricordo di Leonardo David, consegnata al termine della premiazione da Davide David, padre del campione scomparso nel 1985.
La gara conclusiva della prima edizione dei Giochi mondiali militari invernali è stata le spettacolare prova a pattuglia del biathlon, che Brusson ha ospitato giovedì 25 marzo. La prova prevede un capopattuglia, che gareggia senza carabina, e tre pattugliatori armati, che devono sempre rimanere compatti nel percorrere i 25 chilometri per gli uomini e i 15 per le donne. Tra i maschi, ha vinto l'Estonia, senza commettere errori al poligono, con Priit Narusk, Indrek Tobreluts, Kauir Koiv e Roland Lessing. Argento per gli svizzeri Toni Livers, Ivan Joller, Christian Stebler e Remo Fischer. Bronzo per la Francia, con i fondisti Vincent Vittoz, oro ieri a Cogne, Robin Duvillard, Emmanuel Jonnier e Alexandre Rousselet, con due errori al tiro. Quinto posto per l’Italia, con Christian Martinelli, Markus Windisch, Mattia Cola e Dominik Windisch, che, pur con un solo errore allo sparo, ha chiuso dietro anche alla Norvegia.
Tra le ragazze, Kari Henneseid Eie, Anne Ingstadbjoerg, Jori Moerkve e Tiril Eckhoff hanno conquistato l'oro per la Norvegia, senza errori al tiro. La Cina ha vinto l'argento, con Yuanyuan Liu, Xianying Liu, Chunli Wang e Chaoqing Song, il bronzo è andato alla Polonia, con Parolina Piton, Magdalena Gwizdon, Paulina Juskane e Krystyna Palka, entambe con percorso netto. Quinte anche le azzurre, con la squadra formata da Roberta Fiandino, Michela Andreola, Christa Perathoner e Barbara Ertl.
Nel medagliere, l'Italia trionfa con sei ori, tre argenti e sette bronzi. Al secondo posto la Francia, con sei ori, due argenti e quattro bronzi. Terza la Cina con tre ori e sette argenti.