Batailles de reines, a Courmayeur il poker di Imak Frassy e Marco Chamonin
Ricordate la settimana scorsa, quando si diceva che l’ultima domenica di agosto si porta via l’estate ? Ecco, non è propriamente così. Si può fare un’eccezione se la prima domenica di settembre cade in una giornata metereologicamente gradevole e se il circuito delle batailles de reines fa capolino per la prima volta della sua storia in Val Veny. L’arena di Zerotta è un piccolo bijoux sotto al Monte Bianco e lo spettacolo fornito dalle bovine è stato degno di nota. Ancora una volta tanta gente a seguire le gesta delle reines e gli applausi che vanno equamente spartiti tra le protagoniste che hanno combattuto in questa prima eliminatoria autunnale e coloro che hanno reso possibile tutto questo.
Nota stonata? A ben guardare una, perché il panorama e la giornata avrebbero meritato un altro parterre a livello di iscritte, perché 64 bovine – diciamoci la verità – sono pochine. Le batailles de reines non sono uno sport, però spesso e volentieri sono soggette a regole “non scritte” simili a quelle dello sport. Oggi una di queste calza a pennello: gli assenti hanno sempre torto. O meglio, chi era presente ha avuto ragione. E per sfatare un mito, le reines iscritte si sono dovute sciroppare una bella fatica per conquistarsi un posto alla Regionale del 23 ottobre. La quantità non sarà stata quella delle giornate migliori, ma in quanto a qualità l’eliminatoria di Courmayeur ha fornito alcuni importanti messaggi.
Frassy e Chamonin piazzano il poker
Uno di quei messaggi è che Imak Frassy e Marco Chamonin ci sono. Nessuno aveva dubbi, in proposito, solo che il nome della loro azienda era comparso poche volte – anzi, una sola, al col de Joux a fine luglio – nelle liste delle regine premiate delle eliminatorie delle reines. A Courmayeur i due allevatori si sono rifatti, e con gli interessi, monopolizzando (o quasi) la prima categoria e andandosi a prendere un poker di qualificazioni che non si vedeva da tempo. Nella graduatoria degli allevatori più presenti alla prossima regionale Frassy e Chamonin raggiungono a quota 5 Piero Busso, restando però in seconda posizione. In prima, con 6, c’è Jean-Antoine Maquignaz, che anche domenica a Courmayeur ha timbrato il cartellino.
Bravi Imak Frassy e Marco Chamonin. E pure fortunati: non necessariamente perché con 15 concorrenti era più facile finire nelle 4, quanto piuttosto perché a Zerotta alle reines di questi due appassionati è andato tutto per il verso giusto.
Concorso senza finale, visto che Suisse e Iran si conoscono fin troppo bene: Iran, alla prima qualificazione, si è presa la seconda piazza mentre Suisse – regina dell’interregionale 2020 – ha vestito il bosquet. Iran, a dirla tutta, era reduce da una semifinale piuttosto impegnativa contro un’altra compagna di stalla, Lisetta, che nel suo palmares vanta il quinto posto della Regionale 2021 e il secondo posto nell’eliminatoria di Valgrisenche. Dall’altra parte del tabellone, contro la futura regina, era “saltato” un altro nome molto atteso, quello di Malice di Davide Bieller: terza all’Espace Mont Blanc 2017 di Chamonix, due volte seconda nel primo peso a Pré-Saint-Didier nel 2019 e a Issime nel 2021, Malice avrebbe meritato miglior sorte nel combat di casa, ma si è arresa a un’avversaria in stato di grazia.
Allegra è tornata
L’assenza di una finale di primo peso – di fatto dell’ultimo combat della giornata – a volte è difficile da digerire. A Courmayeur domenica, però, gli appassionati si sono consolati con la finale di secondo peso, che ha salutato il ritorno al successo di una regina con la R maiuscola. Allegra dei fratelli Bich ha vissuto anni magici tra il 2016 e il 2018, poi la sua buona stella sembrava essersi esaurita. Nel 2016 era stata a sorpresa la regina dell’Espace Mont Blanc più controverso di sempre, nel 2018 era stata seconda nell’eliminatoria di casa di Villeneuve e poi terza alla Regionale. Il Covid ha complicato le cose, ma in pochi speravano di rivedere Allegra a quei livelli: chi l’ha vista all’opera domenica, però, giura di non aver mai visto questa reina a così alti livelli. Gli avversari, in ottica 23 ottobre, sono avvertiti. Tra le 27 concorrenti è spuntato anche il nome di Tatanka di Ludovina Foudon, alla prima qualificazione: in semifinale si erano fermati l’allevatore di casa Enrico Grivel con Lisetta e Jean-Antoine Maquignaz con Guizza. Per entrambe sarà la prima volta alla Croix-Noire.
Interessante anche il concorso di terza categoria, con le 22 protagoniste regolate da Tzigane di Vilmo Bizel di Morgex, altro allevatore che aveva con tutta probabilità cerchiato di rosso l’eliminatoria di Courmayeur sul calendario. Tzigane era alla sua prima apparizione nel mondo dei combats, e con un po’ di fortuna ne sentiremo ancora parlare. Ha vinto in finale contro Perla dei fratelli Béthaz, mentre al turno precedente era terminata l’avventura di Flocon dei Jordaney e di Moureun, ultima qualificata di giornata della casata Frassy-Chamonin.
Le batailles de reines si sposteranno nel prossimo fine settimana a Cogne: per farla semplice, dai piedi del Monte Bianco a quelli del Gran Paradiso, con la seconda eliminatoria autunnale che come sempre farà capolino sui prati di Sant’Orso domenica 11 settembre. Una settimana dopo ancora Monte Bianco, ma da un altro versante: a Chamonix torna a distanza di tre anni dall’ultima volta l’Espace Mont Blanc. Quando nacque, più di dieci anni fa, fu ribattezzato dai media “la Champions League delle reines”, un termine che l’allora presidente delle batailles Bernard Clos faceva fatica a digerire. Non sappiamo cosa pensi in merito alla questione linguistica l’attuale presidente Roberto Bonin, ma considerato quanto le regine capaci di mettersi in luce all’Espace abbiano raccolto nel circuito maggiore in questi anni il parallelismo non è così campato per aria.
LE QUALIFICATE
Prima categoria
- Suisse di Frassy-Chamonin di Arvier (682 kg)
- Iran di Frassy-Chamonin di Arvier (595 kg)
- Malice di Davide Bieller di Pré-Saint-Didier (684 kg)
- Lisetta di Frassy-Chamonin di Arvier (640 kg)
Seconda categoria
- Allegra dei fratelli Bich di Valsavarenche (588 kg)
- Tatanka di Ludovina Foudon di Nus (585 kg)
- Lisetta di Enrico Grivel di Courmayeur (577 kg)
- Guizza di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (565 kg)
Terza categoria
- Tzigane di Vilmo Bizel di Morgex (532 kg)
- Perla dei fratelli Béthaz di Gressan (522 kg)
- Flocon della famiglia Jordaney di Courmayeur (516 kg)
- Moureun di Frassy-Chamonin di Arvier (538 kg)