Seconda categoria, attenzione al peso: tre favorite e una outsider che in pochi si attendono
Tre regine di concorso che si sono qualificate praticamente una dietro l’altra e una bovina che ha vinto in primavera in terza categoria e che domenica farà paura a tanti: il programma del secondo peso, il concorso storicamente più equilibrato, sembra più interessante che mai.
Prima fascia
Da Morgex a Saint-Christophe: il mese di settembre ha regalato reine di alto lignaggio, in seconda categoria. Parliamo di Manda di Imak Frassy e Marco Chamonin (88), che al debutto ha vinto e migliorato il secondo posto della sorella Paris di André Marquet, che si è fermata al secondo posto nella classe regina. E come dimenticare Orsière di Alino Marquis (90), capace di vincere a Gressan: la sua storia è nota ai più, e passa dalla squalifica post vittoria alla Regionale del 2021 e dai due successi a Saint-Barthélemy prima di quello di quest’autunno a Gressan. E’ storia recente, invece, quella di Guerra dei fratelli Quendoz (91), che le avversarie incontrate a Saint-Christophe ricordano eccome. Come Manda alla prima qualificazione della carriera, ma a casa sua batte una certa Brunie, bovina che alla Croix-Noire ha vinto i titoli del 2018 e del 2019. Per sparigliare le carte Jardin di Balicco-Patruno (155), che in primavera si impose in terza categoria a Villeneuve: sua madre Golda si era qualificata una settimana prima a Pollein, ma è su di lei che l’azienda di Nus e Villeneuve punta parecchio in questo appuntamento.
Seconda fascia
Nell’elenco delle reine di settembre manca Belville di Michel Squinabol (89), che mettiamo un gradino indietro: a Cogne forse non c’era una concorrenza all’altezza, ma per lei parlano i successi del 2022 a Saint-Christophe e del 2023 a Charvensod. Tra le reine di concorso attenzione a Revenge di Gildo Bonin (77) e Gitane di Avoyer-Castellan (85): la prima è figlia di Reinetta, reina regionale 2021, e nel 2023 era stata terza a Saint-Barthélemy prima di imparare a vincere questa primavera a Saint-Marcel. L’azienda di Luca Castellan e Joel Avoyer, oltre alla reina di Excenex, schiera pure Bambola (97), capace di vincere l’interregionale 2022 e pure di essere competitiva dopo incontri di 40’ (semifinale di Gignod docet). Non dimentichiamoci, infine, Arizona de Lo Dzec (92), reina a Pontey e figlia di Reinon di Massimiliano Garin.
Terza fascia
Altri due nomi, perché se hanno fortuna nei sorteggi possono arrivare lontano. Tarzan di Edy Damarino (83) merita rispetto, se non altro perché nel 2021 uscì dalla Croix-Noire con il premio combattività; Manda di Dario Bétemps (80) ha tre titoli di reina (Pollein 2022, Sarre 2023, Col de Joux 2024) e pure la voglia di migliorare il quinto posto della finale 2022.
Batailles de Reines, chi vincerà domenica alla Regionale? I nomi (e i numeri) di tutte le favorite
16 ottobre 2024
Poche ore di attesa per gli ultimi test della Blue Tongue, poi sapremo chi ci sarà. Il secondo scoglio sarà il peso, che per qualcuno è sempre un’autentica tortura. Infine, prima di entrare in campo, il sorteggio elettronico, quello che definisce chi sarà la prima avversaria e quale strada dovrà affrontare una reina per arrivare fino al tanto ambito bosquet.
Domenica prossima 20 ottobre alla Croix-Noire si chiuderà un’intensa stagione dei combats, iniziata addirittura il 24 marzo scorso. 219 bovine sono qualificate per questo appuntamento, ma solo venerdì sapremo il numero effettivo (e i nomi) delle partecipanti. Il virus della Blue Tongue, tornato a contagiare il bestiame valdostano a partire dal mese di agosto, circola ancora: così, per partecipare alla finale regionale, i proprietari delle reines devono prima esibire un test Prc negativo.
Al momento si sa che 25 reines saranno assenti per problemi legati alla loro gestazione e che altre 45 sono ancora in attesa dei test per la Blue Tongue. Al netto dei numeri, la finale numero 67 di domenica promette scintille. Sono tante le reines e i relativi proprietari in cerca della giornata che ti cambia la vita: come scritto in premessa, il peso farà la differenza (oltre i 620 chili per la prima categoria, sotto i 570 per la terza), poi ci si dovrà affidare al caso.
La fortuna è una componente fondamentale, ma anche la qualità delle partecipanti va tenuta in conto. In questo senso, ogni appassionato ha un apposito elenco di favorite per ogni categoria di peso, che chiaramente non tiene in considerazione le variabili di cui abbiamo parlato finora.
Questo articolo cerca di fare una sintesi di quanto visto dal 24 marzo al 13 ottobre, in 18 lunghe eliminatorie. Dove si sono qualificate alla finale reines tutte di un pezzo, bovine più fortunate di altre, aspiranti regine con un palmares lungo così o altre che invece arrivano alla Croix-Noire per la prima volta. Oggi iniziamo dalla terza categoria
Terza categoria, tutte contro Falchetta
In seconda abbiamo omesso il nome di Malice de Lo Tsantì, che vinse la Regionale 2023: non è un errore (che sarebbe clamoroso), ma la presa d’atto che Malice non sarà della partita. Come nel 2023, l’unica regina uscente al via sarà Falchetta di Renzo Rosset (147), che quindi vestirà per il secondo anno consecutivo il suo numero dorato davanti al pubblico della Croix-Noire. Se nelle altre categorie abbiamo “giocato” su tre fasce di qualità, nel terzo peso Falchetta è da considerare “hors catégorie”.
Prima fascia
Con Falchetta davanti a tutti, proveranno ad inseguire Negrò di Stefano Charrier (87), vincitrice nel secondo peso a Gressoney-Sain-Jean ma che in terza categoria è arrivata pure fino in semifinale alla Regionale. Occhi pure per Amoureuse di Mauro Chatrian (156), che al Col de Joux quest’anno ha bissato il successo di Verrayes dell’anno prima, e per Vipère di Massimiliano Garin (162), che ha vinto in casa a Cogne ripetendo l’exploit del 2023 a Verrayes. Vipère, inoltre, ha già sfidato Falchetta negli ottavi di finale dell’anno scorso, mettendo a dura prova la resistenza della due volte regina in carica.
Seconda fascia
Non dimentichiamoci di Bataillon dei fratelli Abram (164), che vanta un terzo posto alla Regionale nel 2022 e che a Saint-Christophe ha fatto intravedere il suo ottimo stato di forma. Un po’ più lontano nel tempo il souvenir della bella prestazione di Iris di Ugo Jans (153), che al col d’Arlaz ha fatto vedere che il titolo di Estoul dell’estate scorsa non è stato un semplice colpo di fortuna. In questa fascia inseriamo pure Braisaz di Gildo Bonin (163), reina a Gressan e figlia della reina regionale del 2019 Bronne, così come Rabanne dei Dalbard (158), bovina che arriva dall’allevamento dello scomparso Ugo Déjanaz e che a Excenex – nonostante la polvere – impressionò parecchi addetti ai lavori. Manca qualcuno? Sì, manca Strega de La Borettaz (150), e non solo perché la casata di Gressan è un pezzo di storia dei combats. A Saint-Marcel, in primavera, non combatté la finale con la compagna di stalla Fiura (sono sorelle da parte di padre, un toro della mitica Lombardeun), ma fino alla semifinale aveva fatto molto bene.
Terza fascia
Chiudiamo con altri nomi ed altri numeri, di bovine magari meno chiacchierate ma che hanno le loro chances di ben figurare. Brunette di Davide Bieller (179) è stata seconda a Morgex, ma vanta il titolo di La Salle nel 2023 e pure il premio di bovina più combattiva tra le “leggere” dell’ultima Regionale. Difesa di Romeo Thomasset (157) ha vinto a Vertosan, dove era stata terza nel 2022: resta da verificare come si comporterà lontano da casa, ma resta il fatto che la reina di Saint-Nicolas ha i numeri per far bene alla Regionale. Pescando tra le terze classificate dei concorsi di quest’anno attenzione a Zivà dei Charbonnier (204) e Baronne di Rudy Vial (215): Zivà l’anno scorso vinse a La Salle e alla finale arrivò fino ai quarti, Baronne invece vanta un titolo di terzo peso nella sua Saint-Barthélemy nel 2023.