Funerali Benedetto XVI, bandiere a mezz’asta per l’ultimo papa a visitare la Valle d’Aosta
Bandiere a mezz’asta oggi, giovedì 5 gennaio, a Palazzo regionale in occasione delle esequie solenni del Papa emerito Benedetto XVI. La Messa, sul sagrato di San Pietro, è iniziata alle 9,30 e a presiederla è Papa Francesco. Attese circa 100mila persone.
L’annuncio della morte di Benedetto XVI è stato dato il 31 dicembre dal direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni: “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9.34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni.”
Joseph Ratzinger, 95 anni, è stato l’ultimo pontefice a visitare la Valle d’Aosta e a soggiornare nella “Casa dei papi”, ad Introd, già meta delle vacanze estive del suo predecessore, Giovanni Paolo II. Nel luglio 2009 era rimasto vittima, proprio nella residenza di Les Combes, di una caduta riportando la frattura scomposta del polso destro, operato poi all’ospedale “Parini”.
Il messaggio del vescovo di Aosta
Qualche giorno fa Monsignor Franco Lovignana aveva invitato i fedeli valdostani a pregare per la salute del papa emerito, le cui condizioni di salute si sono aggravate dopo Natale. Dopo la notizia della morte di Ratzinger il vescovo di Aosta scrive: “Questa mattina ha concluso il suo cammino terreno Benedetto XVI, Vescovo di Roma, Papa dal 2005 al 2013. Invito tutti i fedeli della Diocesi a pregare per il Defunto perché il Signore lo accolga presso di Sé ricompensando le fatiche apostoliche di Colui che si presentò al mondo al momento della sua elezione come ‘semplice, umile lavoratore nella vigna del Signore‘. Anche quel giorno si affidò alle nostre preghiere, dicendo: ‘Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere nella gioia del Signore risorto'”.
La Diocesi di Aosta ricorda “con commozione i tre brevi periodi di vacanza che volle trascorrere nella nostra Valle nel 2005, nel 2006 e nel 2009. Indimenticabili per la nostra memoria di Chiesa, ma anche per il Magistero universale in esse contenuto le parole che Benedetto XVI pronunciò nella Chiesa di Introd incontrando il Clero della diocesi il 25 luglio 2005 e poi nell’omelia ai Vespri in Cattedrale il 24 luglio 2009“.
“Desidero riportare una parte di quest’ultima perché mi pare di grande attualità per la situazione che il mondo sta vivendo ha aggiunto Lovignana -. Rispondendo alla domanda sul perché Cristo avesse dovuto soffrire per salvare il mondo, affermava: ‘Era necessario perché nel mondo esiste un oceano di male, di ingiustizia, di odio, di violenza, e le tante vittime dell’odio e dell’ingiustizia hanno il diritto che sia fatta giustizia. Dio non può ignorare questo grido dei sofferenti che sono oppressi dall’ingiustizia. Perdonare non è ignorare, ma trasformare, cioè Dio deve entrare in questo mondo e opporre all’oceano dell’ingiustizia un oceano più grande del bene e dell’amore. E questo è l’avvenimento della Croce: da quel momento, contro l’oceano del male, esiste un fiume infinito e perciò sempre più grande di tutte le ingiustizie del mondo, un fiume di bontà, di verità, di amore. Così Dio perdona trasformando il mondo ed entrando nel nostro mondo perché ci sia realmente una forza, un fiume di bene più grande di tutto il male che può mai esistere'”.
La Diocesi di Aosta si raccoglierà in Cattedrale per una Celebrazione di suffragio per papa Benedetto XVI mercoledì 4 gennaio alle 18.
Il cordoglio delle istituzioni
Il presidente della Regione Erik Lavevaz e quello del Consiglio Valle Alberto Bertin esprimono a nome dell’intera comunità valdostana il cordoglio per la scomparsa del papa emerito Benedetto XVI: “Il suo legame con la nostra terra – dichiarano in una nota – è stato profondo e si è consolidato nel corso delle sue tre vacanze trascorse ad Introd nelle estati del 2005, 2006 e 2009 durante le quali ha potuto ammirare i nostri paesaggi e godere dell’affetto dei valdostani. Soggiorni che considerava necessari per ritemprare il corpo e lo spirito, dedicandosi alla preghiera, alla lettura nel silenzioso contatto con la natura”.