Cambia il Piano vaccinale: AstraZeneca solo per gli over 60. Seconda dose con Pfizer o Moderna

11 Giugno 2021

Il Piano vaccinale cambia e, dopo i casi di cronaca che hanno creato non pochi dubbi sull’utilizzo del vaccino AstaZeneca, le autorità sanitarie nazionali hanno deciso di proseguire con la cosiddetta vaccinazione eterologa. In chiaro: gli under 60 che hanno ricevuto una prima dose di Vaxzevria, come seconda riceveranno un vaccino a mRna. Quindi Pfizer o Moderna.

A spiegarlo, in conferenza stampa, il professor Franco Locatelli, Coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’Istituto superiore di sanità.

“Essendo mutato lo scenario epidemiologico – ha spiegato – il rapporto tra benefici e potenziali rischi è cambiato. All’esito di una valutazione accurata e scrupolosa di tutte le evidenze di letteratura disponibili, il Cts ha raccomandato, per quel che riguarda le prime dosi di vaccino, di riservare AstraZeneca per coloro che abbiano un’età uguale o superiore ai 60 anni. Per la fascia inferiore la raccomandazione è per i vaccini a mRna, perché ad oggi non ci sono chiare correlazioni con delle patologie della coagulazione”.

Per chi ha ricevuto già la prima dose, le cose, appunto cambiano: “L’indicazione per chi deve ricevere la seconda dose e avesse già ricevuto AstraZeneca è: tutti i dati disponibili dicono che i fenomeni trombotici dopo seconda dose sono straordinariamente rari, ad oggi non ci sono casi nel Paese dopo una seconda dose. Tuttavia, ispirandosi alla massima cautela, si è deciso di raccomandare la seconda dose dello stesso vaccino solo per i soggetti sopra i 60 anni di età. Per chi ne ha meno, pur in assenza di segnali di allerta preoccupanti, raccomandiamo di considerare l’ipotesi della vaccinazione eterologa. Quindi con una diversa tipologia di vaccino”.

Quasi un italiano su due ha ricevuto la prima dose

In conferenza stampa, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha scandito: “La campagna di vaccinazione, con i vaccini approvati da Ema, è lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per chiudere questa stagione così difficile e aprirne una diversa. Ad oggi, quasi ad un italiano su due ha ricevuto la prima dose”.

Qualche numero di dettaglio lo fornisce invece il generale Francesco Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid: “Siamo ad oltre 40 milioni 700mila somministrazioni, circa il 49% dei cittadini italiani sono stati raggiunti da una prima dose. La prima dose agli over 80 è stata somministrata al 91,5%, circa 85% di over 70 ed il 76% degli over 60. Ci manca platea di circa 3 milioni e mezzo di persone”.

Una chiusa, sui numeri, la fa lo stesso Locatelli: “Quasi un italiano su quattro che ha ricevuto l’intero ciclo. Questo ha consentito di registrare una serie di miglioramenti nei parametri epidemiologici. Oggi siamo infatti a circa 600 posti in Terapia intensiva, mentre ad inizio aprile eravamo sui 3700, quasi sei volte superiori”.

Exit mobile version