Campane troppo rumorose e rintocchi anche di notte: diffidato il parroco di Fontainemore
Don Marian Benchea, parroco di Sant’Antonio Abate di Fontainemore, è stato diffidato a causa del suono eccessivamente forte e perciò disturbante delle campane della chiesa.
L’azione fa seguito a una serie di lamentele verbali e non ufficiali presentate da un residente da poco giunto in paese, che definisce il rumore “di gran lunga eccedente il normale limite di tollerabilità”; l’uomo denuncia peraltro che “oltre ai consueti rintocchi diurni e prima delle funzioni religiose”, le riproduzioni proseguono “in continuazione anche durante le ore notturne, preposte notoriamente all’imprescindibile riposo delle persone”.
Il cittadino ha dunque richiesto a Don Marian Benchea di eliminare il suono delle campane nei giorni feriali tra le 21 e le 07,30 e nei giorni festivi tra le 21 e le 08,30; durante le ore diurne, viene domandato di cancellare i rintocchi orari, mantenendo solo quelli relativi alle funzioni religiose e accorciandone la durata a qualche secondo.
Il parroco, affiancato dal consiglio pastorale, ha scelto di lanciare una raccolta firme estesa agli abitanti sia di Fontainemore che dei paesi vicini per “salvaguardare le nostre tradizioni e a fare sì che tale caso non crei un pericoloso precedente”. La parrocchia, difatti, ritiene che “le campane rappresentino la voce che scandisce non solo la vita della comunità religiosa ma anche di quella civile”: in paese, però, il suono è limitato alla sola ora “quanto la mezz’ora è rappresentata da un solo rintocco e il quarto d’ora non suona”.
Don Marian Benchea ribadisce peraltro come tale rituale sia parte integrante della quotidianità di ognuno “come richiamo alla preghiera, invito alla festa, ricordo dei defunti” e insiste sul fatto che limitarlo o sopprimerlo del tutto genererebbe “una grave perdita per tutta la comunità, oltre che un’offesa alle generazioni che ci hanno preceduto e che hanno regolato la loro esistenza sul suono delle campane della chiesa parrocchiale e di tutte le cappelle presenti sul territorio”.