Carnevale, Pont-Saint-Martin e Verrès ci provano
La programmazione del carnevale 2021 è un navigare a vista. Purtroppo, è addirittura troppo parlare di programmazione: ci si dovrà accontentare di qualche piccola ricorrenza salvata dalle restrizioni. “Quest’anno faremo pochissimo”, ammette Battista Enrietti, rappresentante del carnevale di Pont-Saint-Martin. “Sicuramente non sarà un carnevale come gli altri”, dice Susy Vallino, che porta la voce del carnevale di Verrès.
Oggi il Castello di Verrès è vuoto, quando avrebbe dovuto ospitare la presentazione dei personaggi principali. Tutte le attività che si tenevano nel castello sono annullate: “Danze, balli, rinfreschi – elenca Vallino – e per il resto vedremo quali saranno le disposizioni. Si farà una cosa molto ridimensionata, anche se ho dubbi che si riesca”.
Il giorno dell’Epifania, al ponte romano è stato appeso il diavolo, dotato di mascherina: verrà bruciato come da ricorrenza, se con o senza fuochi d’artificio, ancora non si sa. L’unica attività sicura è la fagiolata, per altre prospettive è ancora presto decidere, si valuterà in base al corso della pandemia. “Noi cercheremo di fare qualcosa per non interrompere la storicità ma più di tanto non si potrà fare. I carnevali sono tutti annullati, addirittura quello di Viareggio non sarà festeggiato”, riferisce Enrietti davanti ad una situazione che non si può cambiare. ”Mettendo fuori il diavolo ho visto molta gente calorosa attorno che guardava, erano contenti, ma bisogna agire nel rispetto dei cittadini, visti anche tutti i lutti che ci sono stati in paese”.
Sarà il diavolo il solo richiamo al Carnevale in paese? L’allestimento con le consuete bandiere è ancora incerto. “Penso che qualcosa sia messo, ma devo ancora confrontarmi con i Rioni”, spiega Enrietti. Anche a Verrès si pensa di mettere qualche decorazione: “non tutto, ma giusto per manifestare che è il periodo di carnevale”, dichiara Vallino.
Per questa edizione che “presumibilmente è saltata” ammette Vallino, si cercherà di fare il massimo, ma i limiti sono stretti e ancora indefiniti. Comunque, “quel poco che faremo lo faremo adesso, nelle date giuste” specifica Enrietti. “Penso che la date vadano rispettate. Carnevale è a febbraio non nel mese di agosto, che è il mese della festa patronale”.