Champoluc: una viabilità alternativa per favorire il turismo e ridurre i rischi idrogeologici
Ha una duplice finalità l’articolato progetto che modificherà il centro della frazione di Champoluc: creare una viabilità alternativa e mitigare i rischi idraulici già emersi negli anni passati.
Questo tratto della valle è paragonato ad un palinsesto (un testo carico di tracce, in questo caso paesaggistiche, architettoniche, sociali ed economiche) che oggi “urge di un rinnovamento di identità, qualità ed atmosfera in armonia con le aspettative turistiche contemporanee” recita uno tra gli atti depositati, che fino al 18 maggio consentono ai cittadini di presentare osservazioni.
La messa in sicurezza del torrente Evançon, è uno degli interventi “attualmente più urgenti in ambito regionale” dichiara il documento, ne è prova il rischio di inondazione che grava su buona parte del centro cittadino insieme a quello del dissesto idrogeologico. Per mitigare questi pericoli si interverrà migliorando l’immissione dei torrenti Cuneaz e Mascognaz nel torrente principale Evançon, riprofilando i suoi argini. Per diminuire le probabilità di esondazione del corso d’acqua, l’alveo verrà rafforzato da pietrame di provenienza locale, “in modo tale da creare una superficie liscia e omogenea anche mediante la stilatura dei giunti”, viene riportato nella dettagliata documentazione degli studi geologici.
Il conseguimento della sicurezza idraulica consente di attuare la nuova viabilità nell’area compresa tra il centro abitato e la sponda sinistra del torrente Evançon. Verrà urbanizzata solo questa area (ampia complessivamente 15.000 metri quadrati e che conta un’estensione lineare di oltre 1,5 chilometri) per preservare le aree naturali e dare continuità al paesaggio, in particolare al parco di Plan Villy e ai percorsi escursionistici esistenti. “La collocazione in un ambiente montano di grande pregio naturalistico” giustifica il documento “impone la necessità di trovare una soluzione funzionale dal punto di vista viabilistico e il meno impattante possibile” .
La strada sarà sdoppiata in due carreggiate distinte: una percorrente la sponda sinistra del torrente e l’altra quella destra, garantendo fluidità, rallentamento del transito carrabile, possibilità di inversione di marcia, spostamenti più facili per i pedoni verso attività commerciali e punti di interesse e il continuo collegamento alle frazioni di alta valle (Frachey e Saint-Jacques). Oltre a favorire la viabilità interna, in questo modo diminuirà parte del traffico veicolare privato che ora grava sulla strada centrale e si permetterà l’accesso a diversi lotti privati, che oggi sono accessibili solo da Route Ramey.
Di conseguenza, con la nuova viabilità si incrementa l’accessibilità turistica a porzioni di territorio fino ad oggi poco raggiungibili proprio per ragioni principalmente di accessibilità carrabile. Quella in questione è infatti la zona turistica centrale del comune di Ayas ed è notevolmente trafficata e caotica nelle stagioni turistiche, visto che presenta un notevole numero di servizi. “In questo modo” fa notare uno degli atti, Route Ramey diventa “l’asse turistico e commerciale di Champoluc”. Nel tratto si realizzerà un nuovo parcheggio, che stima 120 posti auto e 4 per pullman granturismo, unito agli impianti di risalita del Crest.
L’area nei pressi della chiesa e di tutta Route Ramey sarà pavimentata tramite l’ampliamento e la riqualificazione di piazza Dondeynaz. Il risultato sarà uno spazio pedonale aggregativo pavimentato da lastre di granito grigio, e caratterizzato da un manto di asfalto antirumore, che riduce fino al 75 % la pressione sonora prodotta dai veicoli. La piazza sarà collegata a Rue des Guides tramite una passerella pedonale composta da una struttura portante in acciaio, parapetti in legno, impalcatura in metallo e dotata di illuminazione a pavimento tipo “walking led”.
A vincere il concorso è stato il Neostudio Architetti Associati di Genova, presentando il disegno che più ha soddisfatto le esigenze ricercate, con un progetto che affronta simultaneamente i vari aspetti: idraulici, viabilistici, urbani e turistici.
Altre conseguenze dell’intervento? Una modifica della rete fognaria, in particolare della porzione che va dalla piazza principale verso valle; e l’elaborazione di una relazione idraulica e di studi su sezioni del tratto interessato dal progetto.