“Chiuse tutte le attività produttive non essenziali”. Il Premier Conte annuncia una nuova stretta
Stop a tutte le attività produttive non essenziali, almeno fino al 3 aprile. Così come chiesto da alcune regioni e dai sindacati e alla luce dei nuovi drammatici dati sulla diffusione del covid-19 in Italia, il Premier Conte ha annunciato ieri in tarda serata con una diretta Facebook la chiusura di tutte le attività produttive che non sono strettamente necessarie a garantire beni e servizi essenziali.
“Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati, con le associazioni di categoria, per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività dei servizi di pubblica utilità, quelli che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza.” ha spiegato in un messaggio in diretta il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Secondo quanto riferito ieri – al momento il nuovo provvedimento non è ancora stato diffuso – continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità. E su questi il Premier ha spiegato che non vi sarà alcuna restrizione sui giorni o gli orari di apertura. L’invito è stato quindi a non far la corsa agli acquisti, “non c’è ragione di creare code che in questo momento non si giustificano affatto”.
Rimarranno aperte anche anche farmacie, parafarmacie.
Saranno assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari.
Continueranno a funzionare i trasporti.
Esclusi anche benzinai, giornali, tv ed edicole che resteranno aperti.
“Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali.”
Potranno proseguire le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale, mentre per lealtre attività, ritenute non essenziali, verrà consentito solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working. Le misure scatteranno da lunedì 23 marzo.