Cogne, guarito il sindaco Allera dopo un mese di isolamento
“Tutto è bene quel che finisce bene”, dice Franco Allera, sindaco di Cogne, guarito dal Covid-19 dopo 31 giorni di isolamento.
Il primo cittadino aveva iniziato a stare male il 23 marzo: “Ho avuto la febbre alta per otto giorni e problemi di ossigenazione del sangue. Paura? No, la dottoressa Brunero, il mio medico di base, mi ha seguito molto bene, mi chiamava tre volte al giorno e mi ha prescritto un antireumatico ed un antibiotico prima ancora che entrassero a far parte del protocollo di cura”, spiega.
Il primo tampone risale al 31 marzo, quando la febbre stava passando, ed era risultato debolmente positivo così, dopo una settimana, ad Allera viene fatto un altro tampone, che però era ancora positivo. Fino al doppio tampone negativo, il cui esito è arrivato nelle scorse ore.
“E’ una malattia subdola, la febbre ti toglie ogni energia ma a parte quello non avevo grossi sintomi, solo pochissima tosse. Tenevo l’ossigeno e facevo degli esercizi per allenare i polmoni, come soffiare dentro una bottiglia piena di acqua. L’ossigenazione era attorno ai 92-93, se fossi sceso sotto i 90 sarei andato in ospedale”.
Durante questi giorni Allera ha continuato a lavorare da casa a stretto contatto con la polizia locale e con la giunta comunale. A Cogne i positivi totali sono quattro, di cui tre guariti (tra cui anche un altro membro della giunta, l’assessore ai lavori pubblici Mirko Carlesso) ed uno in attesa dell’esito del primo tampone di controllo: “La gente ha rispettato le prescrizioni e la situazione è sempre stata tranquilla”, conclude.