Comune Aosta, approvato il progetto per i centri estivi 2020
Saranno le scuole primarie Ramires e Pezzoli e le scuole dell’infanzia Allende e Antica vetreria le sedi quest’anno dei centri ludico-sportivi per l’estate 2020 del comune di Aosta. La Giunta ha oggi a approvato gli indirizzi e il progetto di dettaglio del servizio, rivolto ai minori dai 3 ai 12 anni, anche disabili.
La gestione dei centri è affidato all’Ati che attualmente gestisce il servizio di refezione scolastica, ovvero Vivenda Spa, La Cascina Global Service Srl, Leone Rosso società cooperativa sociale e Vita Spa.
Come già per il progetto integrato “COVivre!”, il Comune di Aosta ha voluto sostenere le famiglie residenti nel Comune di Aosta, chiamate a riprendere le proprie attività di lavoro, applicando, da un lato, tariffe calmierate e, dall’altro, provvedendo a selezionare la domanda, tenendo conto anche delle effettive esigenze delle famiglie stesse.
Per i residenti nel Comune di Aosta, la tariffa settimanale per il centro diurno scende a 75 euro, mentre il costo del centro mattutino passa a 30 euro.
Il centro estivo verrà attivato con un minino di cinque utenti/settimana e con successivi gruppi di cinque utenti oltre a un/a disabile per gruppo per un massimo di 15 partecipanti oltre a tre disabili. Per la fascia di età 6-12 anni, il centro estivo sarà attivato con un minino di sette utenti/settimana e con successivi gruppi di sette utenti oltre a un/a disabile per gruppo per un massimo di 21 partecipanti oltre a tre disabili.
Quanto alle iscrizioni, oltre al pre-requisito della residenza nel Comune di Aosta, sarà data priorità a chi: ha entrambi i genitori che lavorano (10 punti); ha già partecipato ai centri estivi del Comune di Aosta negli anni precedenti e di aver ottenuto contributo Isee (8 punti); ha già partecipato ai centri estivi del Comune di Aosta negli anni precedenti (6 punti); ha fratelli/sorelle iscritti/e appartenenti alle prime due categorie (4 punti), sono utenti affidati a Comunità (4 punti).
La Giunta ha anche deliberato di porre a carico dell’Amministrazione, anche gli ulteriori costi relativi all’incremento del numero di personale, a sanificazione, pulizie, triage, DPI e quanto previsto dalla “normativa Covid” vigente e non ipotizzabile all’atto della stesura del contratto con l’Ati.
La spesa massima preventivata dall’Amministrazione comunale per gli accresciuti oneri relativi all’adeguamento del piano tariffario e ai maggiori “costi Covid”, nell’ipotesi di massima partecipazione a saturazione delle quattro tipologie di centri ludico-sportivi previsti (3-5 anni diurno, 3-5 anni mattutino, 6-12 anni diurno e 6-12 anni mattutino), è pari a 167 mila euro.
“Abbiamo fatto uno sforzo notevole sia in termini finanziari, sia organizzativi per offrire una prospettiva stimolante ai/alle nostri/e piccoli/e cittadini/e e alle loro famiglie – commenta l’assessora all’Istruzione, Jeannette Migliorin – in una fase di estrema delicatezza per la comunità quale l’uscita progressiva dal lockdown. Infatti, se da un lato è necessario ponderare ogni riapertura con estrema cautela, per consolidare i risultati raggiunti in termini di riduzione della diffusione del contagio, dall’altra, è altrettanto importante, non dimenticare che, come dicono gli africani, “Per crescere un/a bambino/a ci vuole un villaggio”, e questa dimensione comunitaria in questi mesi è mancata improvvisamente alle famiglie”.