Concorso pubblico per insegnanti, sindacati e Regione al lavoro sulla bozza
Il concorso pubblico per insegnanti è in dirittura di arrivo anche in Valle d’Aosta. Ieri pomeriggio la sovrintendente agli Studi, Patrizia Bongiovanni, ha presentato ai sindacati di categoria una prima bozza del testo che a breve si concretizzerà nel bando regionale. “Il confronto con i rappresentanti dei docenti si è aperto in un clima di grande collaborazione – spiega Bongiovanni – contiamo di arrivare a un quadro completo e definito entro venerdì e di pubblicare il bando la prossima settimana”. Le OO.SS. confermano la volontà di dialogare. “Si parte dai paletti fissati a livello nazionale – spiega Alessandro Celi dello Snals – cioè saranno banditi solo posti là dove ci sarà necessità, con l’integrazione del francese”. Già, ma per quali classi, per quanti posti e con quali criteri? Che ci siano diverse “caselle libere” per Italiano e Tecnologia alle medie non è un segreto: le graduatorie sono esaurite ed è già in programma l’attivazione dei Tfa. Per il resto, invece, vige il massimo riserbo. “La sovrintendenza ci ha presentato un prospetto dettagliato e ragionato sul prossimo biennio – continua Katya Foletto della Cgil – chiedendo il nostro parere sui criteri in base al quale determinare quanti posti mettere a bando per alcune classi: per ora, in ogni caso, preferiamo non anticipare nulla”.
Le osservazioni in merito avanzate dai sindacati saranno depositate venerdì, poi l’amministrazione regionale dopo eventuali modifiche pubblicherà il bando la prossima settimana. Le iscrizioni al concorso partiranno da metà ottobre (le domande però non potranno essere inoltrate con la procedura online, ma solo in forma cartacea) e le prove saranno le stesse previste a livello nazionale. Per la preselezione non è richiesto il francese, necessario invece per avere accesso alle prove successive. “Un particolare non di poco conto – conclude la sovrintendente – perché si può scegliere di partecipare al concorso in una sola Regione”.