Coppa del Mondo di sci di fondo, commercianti soddisfatti: “Bilancio positivo”
La tre giorni di Coppa del Mondo di sci di fondo ha riportato l’élite della disciplina sui tracciati innevati di Cogne, ma anche i riflettori su un territorio che punta a rilanciarsi dopo l’alluvione che l’ha pesantemente colpita. Un evento sportivo, certo, ma anche una vetrina importante per il turismo e l’economia locale.
Abbiamo chiesto ai commercianti del paese un bilancio di questo lungo weekend, tra affluenza, vendite e prospettive future. Il riscontro è stato positivo per la maggior parte degli esercenti, anche se con qualche sfumatura e a dire il vero qualcuno non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Silvia Spada del Cafè du Centre ha visto “un buon mix di clienti, tra stranieri e molti valdostani saliti apposta per le gare.” Il bilancio? “Sicuramente positivo, l’affluenza è stata molto buona.” E sulla visibilità per Cogne non ha dubbi: “Speriamo sia un investimento per il futuro. Dopo l’alluvione, Cogne ne aveva bisogno.”
Anche Gabriele della Cave de Cogne – Osteria Bottiglia conferma la soddisfazione, pur con qualche riserva: “Venerdì non c’è stata una grande affluenza, ma tra sabato e domenica sì. Forse speravamo in qualche passaggio in più, ma non è un weekend normale. Avere già 25 persone ai tavoli a mezzogiorno di domenica non è comune per cui siamo soddisfatti”
La presenza del padiglione gastronomico nella piazza del centro e gli chalet tra il pubblico ha rappresentato qualche difficoltà per chi è rimasto distante dal cuore dell’evento.
Non tutti hanno quindi beneficiato allo stesso modo della presenza della Coppa. Alla Pasticceria Perret, ad esempio, il riscontro è stato meno incisivo: “L’affluenza è stata buona, ma pensavamo ci fossero più valdostani. Siamo stati un po’ penalizzati dagli stand gastronomici: è vero che vendiamo dolci, ma nemmeno loro li avevano e avremmo sperato in più passaggi”.
Sullo stesso tono Ezio Sport, negozio specializzato in attrezzatura outdoor, dove l’evento non ha portato grandi cambiamenti. “Per noi è stato un weekend normale. La nostra clientela è formata per lo più da cascatisti su ghiaccio e molti nemmeno sapevano della Coppa. Però l’atmosfera in paese era bellissima, e l’evento ha portato investimenti utili, come il rifacimento degli impianti di innevamento. Se non ci fosse stata la Coppa del Mondo probabilmente alcuni interventi non sarebbero stati fatti con urgenza, come ad esempio l’impianto di innevamento, che servirà anche per l’irrigazione dei prati in estate”.
Alla Caffetteria Licone, invece, il weekend ha portato molto movimento: “Abbiamo avuto una bella affluenza, soprattutto di valdostani e turisti di nazionalità che qui si vedono raramente,” racconta Marika. “L’organizzazione di eventi del genere ha un costo elevato, ma speriamo che i benefici economici tornino sul territorio. Le ultime nevicate hanno reso il paesaggio spettacolare: speriamo che chi è venuto lo abbia apprezzato e voglia tornare.”
L’evento, seppur con opinioni diverse e con qualche chiaro scuro tra chi ha visto un incremento tangibile di clienti e chi ha avuto un impatto più contenuto, sembra aver messo tutti d’accordo: la Coppa del Mondo ha riportato Cogne al centro dell’attenzione e i frutti di questo investimento si vedranno nel tempo.