Coronavirus, i pazienti trattati a domicilio con ossigenoterapia sono 118
Sono complessivamente 699 i pazienti positivi al virus Covid-19 sottoposti a trattamento domiciliare con ossigenoterapia, dall’inizio della pandemia – quindi dal periodo che va dal 19 marzo 2020 al 18 aprile 2021 –, di cui 293 femmine (42%) e 406 maschi (58%).
Il “picco” – spiega l’Azienda Usl in una nota – si è registrato il 22 novembre 2020, con 202 pazienti. Alla data del 18 aprile 2021, gli assistiti con ossigenoterapia a domicilio sono 118.
Si tratta di persone con infezione da Covid-19 con forme da lievi a moderate che possono essere gestiti in modo efficiente a domicilio – si legge nel comunicato –. Generalmente, infatti, la malattia da Covid-19 si presenta, nelle forme non gravi, con una sindrome molto simile all’influenza di stagione con sintomi lievi come tosse, febbre, raffreddore. L’aggravarsi di questi sintomi, quando non richiede l’ospedalizzazione, può essere gestita a domicilio con la somministrazione dell’ossigeno, il monitoraggio e la vigilanza di personale sanitario.
Nel dettaglio, i 669 pazienti assistiti con ossigenoterapia, in Valle d’Aosta, sono stati 52 (il 7%) ultranovantenni, 142 (20%) nella fascia d’età tra gli 80 e gli 89 anni; 144 (21%) tra i 70 ed i 79 anni: 144 (21%); 142 (20%) tra i 60 ed i 69 anni; 123 (18%) tra i 50 ed i 59 anni; 67 (10%) tra i 40 e i 49; 24 (3%) tra i 30 e i 39 e 5 (1%) nella fascia che va dai 20 ai 29 anni.
L’assistenza domiciliare prevede l’individuazione del paziente da parte del medico curante o delle USca – le Unità Speciali di Continuità Assistenziale – o in seguito alla dimissione ospedaliera. Il paziente si auto-somministra l’ossigeno mediante un apposito erogatore al naso (i cosiddetti “occhialini”) secondo le modalità e le tempistiche prescritte dal medico.
L’ossigenoterapia non è una terapia invasiva e non presenta effetti collaterali. È indicata nelle forme lievi e non gravi di Covid a pazienti che necessitino di mantenere a livelli appropriati la percentuale di ossigeno nel sangue, ovvero la saturazione.
La durata media della terapia con ossigeno dei pazienti assistiti dall’Usl della Valle d’Aosta a domicilio è di 24 giorni. Il ricorso all’ossigenoterapia e all’assistenza domiciliare – chiude la nota Usl – consente una importante diminuzione dei ricoveri ospedalieri e la conseguente minore pressione sulle strutture sanitarie.