Coronavirus: Italia in rosso o arancione per tutto il mese di aprile
Rosso o arancione. Per tutto il mese di aprile in Italia non ci saranno zone gialle o bianche. A deciderlo è stato ieri il Governo Draghi con un decreto che proroga alcune delle misure anti-covid già in atto.
Alle zone gialle verranno, quindi, applicate le misure previste in zona arancione. Bar e ristoranti resteranno chiusi per tutto il mese di aprile e potranno continuare a lavorare solo con l’asporto e la consegna a domicilio. In zona arancione sarà concesso uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale.
In caso di contagi superiori a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree con circolazione delle varianti verranno invece applicate le misure previste per la zona rossa, con la chiusura dei negozi non essenziali, compresi parrucchieri e centri estetici. In zona rossa si torna in aula. Oltre ai nidi, materne e primarie, rimasti aperti in Valle d’Aosta in questi tre giorni prima delle vacanze pasquali, rientreranno in classe anche le prime classi delle scuole secondarie di primo grado. In zona arancione viene confermata l’attività in presenza dal 50% al 75% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Il decreto prevede la possibilità entro il 30 aprile di apportare modifiche alle misure adottate attraverso specifiche deliberazioni del Consiglio dei Ministri.
Scudo penale per chi vaccina
Il decreto esclude la responsabilità penale del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2, per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative.
Vaccini obbligatori per personale medico e sanitario
Viene poi introdotto l’obbligo vaccinale per il personale medico e sanitario, prevedendo una dettagliata procedura per la sua operatività e adeguate misure in caso di inottemperanza (assegnazione a diverse mansioni ovvero sospensione della retribuzione).
Concorsi pubblici
Il decreto dispone deroghe per lo svolgimento dei concorsi pubblici prevedendo lo svolgimento di una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Si prevedono inoltre modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell’emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni. È esclusa l’applicazione delle procedure derogatorie per il personale in regime di diritto pubblico. Inoltre, dal 3 maggio 2021 i concorsi riprenderanno in presenza nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico-scientifico.