Coronavirus, la laurea in medicina di Nicole Perronet dal salotto di casa sua
“Quando ho saputo che la mia laurea probabilmente sarebbe avvenuta online, stavo festeggiando dopo aver stampato la mia tesi” racconta Nicole Perronet, da ieri dottoressa in Medicina e Chirurgia dopo una cerimonia del tutto particolare. A causa dell’emergenza Covid-19, Nicole e molti altri laureandi temevano che la loro laurea fosse rimandata: “Molti miei compagni che si sono laureati con me oggi dovevano finire il loro ultimo esame, ma era stato annullato e non sapevano come fare. Abbiamo anche creato un gruppo Whatsapp di tutti i laureandi delle Molinette in cui discutevamo sulle novità, finché ci hanno comunicato che avevano attivato le sessioni di laurea via Webex, una specie di Skype”.
Così, dopo aver iniziato a organizzare inutilmente il pranzo e la festa di laurea a Torino, Nicole ha dovuto rinunciare alla classica cerimonia davanti al pubblico: avrebbe discusso la sua tesi nel salotto di casa sua ad Arnad, davanti a una commissione virtuale. Grazie al papà esperto di informatica, Nicole è riuscita comunque a sentirsi molto vicina ai suoi parenti e i suoi amici, che erano connessi da casa su un’altra linea per seguire in diretta la laurea: “Mi sono collegata prima con loro ed era davvero come se fossero tutti lì con me. Poi li ho salutati e sono rimasti zitti ad ascoltarmi parlare davanti al computer dove mostravo ai professori le slide della mia presentazione”.
Se da un lato Nicole è dispiaciuta per i suoi nonni che, non avendo internet, non hanno potuto seguire la laurea, pur abitando ad Arnad, dall’altro è contenta che anche suo fratello Marco, che lavora al Max Planck Institute in Germania, ha potuto partecipare alla diretta al pari di tutti gli altri.
Ad aver piacevolmente sorpreso Nicole sono stati anche i medici del reparto di Anatomia patologica dell’Ospedale Parini di Aosta: “Avevo mandato l’invito ma non sapevo se avrebbero trovato il tempo per collegarsi. A un certo punto ho visto comparire delle persone con le mascherine e sono stata molto contenta: ringrazio molto Roberta Patetta, Ubaldo Familiari e tutti gli altri medici e tecnici del reparto, che mi hanno seguito durante le mie ricerche e con cui ho instaurato anche un bel legame di amicizia”. Nicole, dopo gli studi universitari a Torino, è stata infatti la prima laureanda a scrivere la tesi frequentando il Parini di Aosta nel reparto di Anatomia patologica, dove ha raccolto nell’arco di due anni dei vetrini di soli pazienti valdostani per i suoi studi sui polipi del colon.
Anche il rapporto con la sua relatrice di Torino Paola Cassoni è diventato più confidenziale grazie alla vicinanza creata nelle videochiamate dei giorni scorsi: “Finché non ho saputo con sicurezza che mi sarei laureata comunque, non ho preparato il discorso. Poi la professoressa ed io abbiamo fatto delle prove virtuali della mia presentazione su Skype”.
Mentre Nicole si preparava alla laurea, il Governo prendeva una decisione che riguardava anche lei: i medici sono ormai abilitati con il solo titolo accademico e senza l’esame di Stato, che Nicole avrebbe dovuto sostenere a luglio. “Già da tempo se ne discuteva perché era un esame a crocette piuttosto inutile, oltretutto con domande spesso datate. È brutto da dire ma c’è stato bisogno di una pandemia per eliminarlo”. In ogni caso ancora tre mesi di tirocinio post-laurea aspettano Nicole quando finirà l’emergenza: “Per ora #iorestoacasa, guarderò serie tv e cercherò di capire meglio quale specializzazione voglio fare. Magari farò qualche brindisi virtuale, i festeggiamenti invece sono rimandati, spero al più presto possibile”.