Coronavirus, l’Usl acquista 30.000 tamponi rapidi. In allestimento una tenda per i tamponi Drive In

27 Ottobre 2020

Quando i contagi continuano a salire e 2.700 persone sono in attesa di un tampone, l’Usl corre ai ripari. Oltre all’acquisto di 30.000 tamponi rapidi antigenici, l’azienda annuncia di aver ampliato la dotazione dei macchinari per la refertazione e attivato accordi con enti esterni. E’ in fase di allestimento inoltre una tenda per i tamponi Drive In nella zona della Pepinière d’Entreprises di Aosta.

“Abbiamo deciso di potenziare il servizio di effettuazione e di refertazione dei tamponi non solo per ridurre i tempi – spiega Marco Ottonello, Direttore amministrativo dell’Usl – ma soprattutto per alleggerire la pressione sul personale, nello specifico sugli infermieri e sugli assistenti sanitari, che possono così essere impiegati anche per le attività “istituzionali” e, in casi specifici, per i tamponi a domicilio. L’acquisizione dei nuovi macchinari, dall’installazione alla dovuta formazione del personale operativo, la realizzazione di procedure e protocolli, la riorganizzazione delle strutture e dei servizi richiede grande attenzione ed un continuo monitoraggio, nel segno del progressivo miglioramento del servizio. Allo stato attuale siamo riusciti a gestire e a superare numerose difficoltà”.

Con i tamponi rapidi antigenici – erano già stati utilizzati per “testare” la popolazione di Verrayes, Saint-Denis e Chambave e gli ospiti e gli operatori di alcune microcomunità – l’Usl spiega di voler condurre delle “attività di screening sulla popolazione, da definire con specifici protocolli”.

Sono invece cinque le apparecchiature acquistate per la refertazione. “Questi strumenti, in grado di refertare cinque tamponi molecolari rapidi all’ora (uno per macchina), sono in funzione dalla scorsa settimana e vengono utilizzati, nello specifico, per i pazienti ricoverati dal Pronto soccorso, per i pazienti urgenti in sala operatoria (non si tratta dei test che vengono effettuati ai pazienti per la programmazione delle sale e degli interventi), per i pazienti che vengono trasferiti in strutture extra-ospedaliere (RSA, ospedali di altre Regioni, ecc.) e per quelli in trasferimento tra strutture interne all’Azienda Usl in situazione di massima urgenza”. L’obiettivo è sempre quello di ridurre i tempi di trasferimento “per recuperare la disponibilità di posti-letto”.

Entrerà invece a funzione a novembre un’apparecchiatura per la refertazione semi-automatica dei tamponi molecolari ordinari, con una capacità di refertazione di circa 400-500 tamponi al giorno.

Crescono anche gli accordi stipulati con enti esterni, come quello stipulato lunedì 19 ottobre con l’Istituto Radiologico Valdostano Irv, che prevede l’esecuzione di circa 100 tamponi al giorno, sette giorni alla settimana (900 i tamponi eseguiti in una settimana).  Il prelievo del tampone viene effettuato presso la sede IRV e la refertazione viene eseguita dal laboratorio analisi dell’Usl, il cui personale ad oggi non sembra però essere stato potenziato.  Per i tamponi a domicilio entrano invece in gioco gli infermieri e gli assistenti sanitari dell’Usl.

“Sono in corso le trattative con la società cooperativa CODESS (che gestisce il centro riabilitativo e terapeutico Dahu di Brusson)  – spiega ancora l’Usl – per l’effettuazione di tamponi sia a domicilio, sia presso il Poliambulatorio di Donnas”.

I tamponi, oltre che al laboratorio dell’Usl, vengono portati all’Istituto Europeo Oncologico (IEO) di Milano, che referta 100 tamponi al giorno (tutti i giorni della settimana) con la possibilità di estendere la prestazione fino a 150. “Tale convenzione è provvisoria,  – spiega l’Usl – in attesa della piena operatività dell’apparecchiatura per la refertazione semi-automatica e sarà utilizzata successivamente come “backup” del Laboratorio Usl”.

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