Courmayeur, Il 31 marzo sarà depositata la candidatura dell’alpinismo a Patrimonio dell’Umanità
Non solo il Monte Bianco, anche l'alpinismo si candida a patrimonio mondiale dell'Unesco. Lunedì scorso a Parigi la candidatura è stata presentata dall'Italia, dalla Francia e dalla Svizzera all’ambasciatore francese all’Unesco, Laurent Stefanini, e al CPEI – Comité du Patrimoine Ethnologique et Immatériel. All'incontro era presente il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi e il primo cittadino di Chamonix, Eric Fournier, oltre ai rappresentanti del Museo nazionale della Montagna – CAI Torino, Aldo Audisio e Daniela Berta e al rappresentante della FFCAM – Fédération française des clubs alpin, Claude Eckhardt.
"L'iscrizione dell'Alpinismo consentirebbe secondo quando ribadito dalla delegazione presente a Parigi, di porre l'accento, a livello internazionale, nazionale e locale – si legge in una nota – sulla profonda interdipendenza tra patrimonio culturale e patrimonio naturale, uno dei principali motori della convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco".
Stefano Miserocchi ha ricordato i "tanti progetti transfrontalieri già realizzati e attualmente in corso, azioni e misure concrete per preservare e garantire la protezione e lo sviluppo dei territori di montagna" oltre agli investimenti "per garantire la sicurezza e l’accessibilità che hanno portato alla costruzione di rifugi, interventi di sicurezza e risistemazione di sentieri e attività di ricerca condotte".
Dopo l'incontro di Parigi la candidatura verrà depositata ufficialmente il 31 marzo prossimo per essere poi valutata dall'Unesco entro la fine del 2019.