Courmayeur, va in scena il Festival dello Sport integrato e del cinema d’inclusione
Sport e cinema, a braccetto, per l'integrazione e l'inclusione sociali delle persone portatrici di handicap. Giunge alla sua V edizione il Festival Nazionale dello Sport Integrato, diventato un appuntamento fisso in Valle, che si arricchisce sempre più, grazie al progrmma legato al cinema d'inclusione.
L'avvio della kermesse è previsto per venerdì 15 dicembre 2017 a Courmayeur, e già il luogo scelto per presentarsi è d'eccezione, dal momento che SkyWay Monte Bianco è stata progettata, dal principio, per abbattere ogni tipo di barriera architettonica, anche per le disabilità più gravi. La “due giorni” si chiuderà invece al Centro congressi di Courmayeur con dieci cortometraggi in concorso, due film fuori concorso (un lungometraggio e un film di animazione) ed un workshop aperto dal titolo “Il cinema come strumento esperienziale e sensoriale per imparare a riconoscersi e a guardare gli altri”.
“Questo è un anno di svolta per il Festival – ha spiegato Andrea Borney di Antenne Handicap, che dirige la manifestazione – perché allo sport integrato aggiunge il cinema di inclusione. La seconda grande novità è il coinvolgimento concreto e costante del territorio, con protocolli di intesa con gli enti che fanno parte della giuria per costruire contenuti per far crescere il Festival”.
E sono tanti gli enti che si sono imbarcati con entusiasmo in questa avventura, a partire dal Csen – il Centro Sportivo Educativo Nazionale, framedivision, il Comune di Courmayeur, la Fondazione Crt, l'Ordine degli Psicologi Valle d'Aosta, l'Università della Valle d'Aosta, il Coni ed il Consiglio regionale.
“È un piacere continuare ad organizzare un Festival che ci coinvolge per tutto l'anno nella fase di concorso dei cortometraggi – spiega Alexine Dayné di framedivision – e quest'anno ne sono arrivati più di 20, sia per il concorso che fuori concorso. In più cureremo il workshop, uno strumento semplice che permette di riflettere su argomenti importanti riguardanti il sociale”.
Colpisce un po' la quasi totale assenza di cortometraggi valdostani, dal momento che l'unico in programma è “Terapia Multisistemica in acqua” di Ilaria Piemonte, fatto in collaborazione con Angsa VdA. Borney, infatti, spiega che: “Abbiamo sempre solo una o due opere che arrivano dalla Valle e non più. Sappiamo bene che investire qui in questo settore non è facile, soprattutto per produrre un video con contenuti e coerente al tema. Per questo gli anni scorsi davamo un premio alla migliore opera valdostana mentre quest'anno metteremo in palio un premio in denaro, anche per stimolare ad investire”.
L'altra novità, presentata dal Csen sono le Maschere nel cielo di Courmayeur: “Quest'anno – spiega invece Gianfranco Nogara – saranno presenti 14 maschere veneziane a SkyWay per portare una bellezza che non conosciamo, e che facciano da supporto e traino per invogliare i turisti a fermarsi a vedere i film. Già 4 fotografi importanti a livello mondiale ci hanno chiesto di poter venire a fotografarle, una 'chicca' in più a supporto di questo grande festival”.