Covid, trasferiti un mese fa dalla micro di Variney, rientrano perché positivi. “Promesse non mantenute”

21 Dicembre 2020

A metà novembre erano stati costretti, nonostante le proteste dei familiari, ad abbandonare la microcomunità di Variney, trasformata in struttura Covid. Ora dopo un mese dal trasferimento al Refuge Père Laurent, sono tornati  a Variney perché positiv, sintomatici, al virus. E’ quanto successo a cinque anziani, i cui familiari sono ora sul piede di guerra.

“L’Assessore Barmasse ci aveva promesso che i nostri cari sarebbero andati in strutture protette e invece dopo un mese si sono ammalati” racconta Lucia. La mamma, 91 anni, è stata portata nei giorni scorsi a Variney, dove oggi dopo alcuni giorni attaccata all’ossigeno, comincia a stare meglio. “E’ comunque molto debilitata e spaesata e fa fatica a parlare”. 

Sia durante la prima, che nella seconda ondata della pandemia, la struttura di Variney non aveva avuto casi di positività al Covid.

“Siamo arrabbiati. Le promesse fatte non sono state mantenute. Mia mamma è stata ospite di Variney dove è stata sempre assistita in modo esemplare da parte di persone eccezionali, a cominciare dalla direttrice” prosegue Lucia. “Prima di essere trasferiti in altre strutture a tutti gli anziani è stato effettuato un doppio tampone ed erano tutti negativi” prosegue Lucia. “Mi chiedo cosa sia successo. Forse all’età di mia mamma le poteva esser risparmiato tutto questo”.

Dei nove anziani trasferiti al Père Laurent – gli altri ex ospiti di Variney sono stati portati in altre strutture valdostane –  due sono deceduti in questo mese, cinque sono tornati a Variney, mentre gli altri, negativi al tampone, sono stati posti per un periodo in isolamento.

Dopo l’approvazione sabato del protocollo, oggi il Presidente della Regione Erik Lavevaz dovrebbe firmare l’ordinanza che consente ai familiari degli ospiti delle microcomunità – solo quelle Covid free –  di poter far visita ai propri cari, dopo l’effettuazione di un tampone antigenico. Una possibilità che potrebbe quindi essere negata ai familiari degli ospiti del Refuge Père Laurent.

Abbiamo avuto alcuni casi positivi isolati” racconta il coordinatore della struttura Massimo Liffredo. “Se faranno un’ordinanza vediamo cosa prevede e poi valuteremo”.

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