“Da otto anni sono metastatica”: Barbara racconta il suo tumore

14 Ottobre 2024

Barbara sfila in passerella con indosso un abito da sera viola, realizzato su misura dallo stilista Fabio Porliod. Ogni suo passo è un’esplosione di luce. È lei il ‘motore’ di “Vivi, Lotta, Brilla: una sfilata per la vita”, evento di sensibilizzazione svoltosi domenica sera all’Area Megalitica di Aosta, in occasione della Giornata Nazionale del Tumore Metastatico.

“Aver conosciuto Fabio è stato per me molto importante. Ha voluto farci brillare ancora di più”. Barbaria Biasia, Presidente dell’Associazione Barbara & Co e referente per la Valle d’Aosta dell’Associazione NoiciSiamo, ringrazia lo stilista valdostano che ha vestito con gli esclusivi abiti della collezione Étoile le 24 modelle della serata.

Vivi Lotta Brilla foto Alice Dufour

“Da otto anni convivo con il tumore al seno”

Barbara è una delle pazienti oncologiche che quotidianamente affronta la sfida del tumore al seno. Nata a Parigi, Barbara arriva in Valle d’Aosta all’età di 17 anni. Nel 2009, all’età di 46 anni, si ammala di tumore. Viene dichiarata guarita dopo cinque anni. Nel 2016 però arrivano le metastasi al seno. “Sono diventata metastatica – racconta – e lo sono da ormai otto anni”.

Ho sempre fatto prevenzione. Se non l’avessi fatta non sarei qui” aggiunge Barbara. In Valle d’Aosta, è attivo un programma di screening dei tumori al seno rivolto a tutte le donne residenti dai 45 ai 74 anni.

“Ciò che più colpisce la donna è perdere i capelli, le sopracciglia, il seno. È il dover fare un percorso difficile” spiega. “Sto facendo una terapia chemioterapica che stanca molto. Per i dolori sono seguita in antalgica. Ci sono benefici, ma anche tanti aspetti negativi. Anche se le terapie antalgiche sono un grande aiuto, i dolori che sento, e che solo io so, sono difficili da spiegare. Cerco di vedere il lato positivo: sono ancora qui e sono viva”.

Come Presidente dell’Associazione Barbara & Co spiega quanto per lei sia importante supportare le pazienti oncologiche. “Cerco in ogni momento di aiutare. Molte donne si rivolgono a me in cerca di consigli”.

“L’ospedale di Aosta è ormai la mia seconda casa. Tra cure, analisi ed esami. I sanitari dedicano tanto tempo a noi pazienti metastatiche” conclude Barbara.

Un percorso demolitivo che impatta sul corpo della donna

“Dopo aver ricevuto la diagnosi, arrivano nel nostro reparto e iniziano un percorso di tipo demolitivo”. Sara Dematteis, coordinatrice infermieristica del reparto di otorino, chirurgia toracica all’Ospedale Parini di Aosta, è tra le sanitarie che si prendono cura delle pazienti oncologiche.

Sara Dematteis Vivi Lotta Brilla

“Rispetto ad altre patologie oncologiche, il tumore al seno ha un forte impatto sulla femminilità e sull’immagine corporea della donna” spiega Sara Dematteis. “Negli anni, la chirurgia toracica ha fatto progressi. È diventata più conservativa. Nel momento dell’intervento chirurgico (mastectomia), viene già impiantata la protesi mammaria per cercare di ridurre al minimo il disagio”.

“In più, da aprile 2023, quindi circa un anno e mezzo, presso l’ambulatorio dermopigmentazione del reparto di chirurgia toracica viene eseguito anche il tatuaggio del capezzolo, che si aggiunge al tatuaggio delle sopracciglia gratuito per tutti i pazienti oncologici” illustra la coordinatrice infermieristica. Le tecniche di dermopigmentazione consentono la ricostruzione 3d del capezzolo di donne sottoposte a mastectomia.

“Sempre di più, con gli studi scientifici, – prosegue Sara Dematteis – si è riusciti a limitare gli effetti collaterali delle terapie subite dal paziente grazie alle terapie antalgiche. Ne è un esempio l’agopuntura”.

Ogni anno in Valle d’Aosta circa 140 donne vengono operate al seno. Ancora di più sono le pazienti alle quali viene diagnosticato un tumore metastatico. Non tutte infatti sono sottoposte a mastectomia, alcune seguono un percorso non chirurgico di chemio e/o radioterapia.

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