Dall’Inps un “vademecum” per evitare i tentativi di truffa

17 Agosto 2023

Un vero e proprio vademecum per evitare di cadere vittima di pericoli riguardanti i servizi che fornisce l’Inps. A scriverlo è lo stesso Istituto nazionale di previdenza sociale, per mettere in guardia i cittadini dai tentativi di phishing alle truffe telefoniche, passando per i “falsi funzionari” che bussano alle porte delle abitazioni, fino ad arrivare alla pubblicità ingannevole.

“L’Inps – si legge in una nota – fronteggia costantemente tutte le possibili tipologie di truffa, attuate anche attraverso l’utilizzo di strumenti quali internet, email, sms, app e social network, ed intende fornire il seguente vademecum che raccoglie le informazioni essenziali ed alcuni consigli utili per difendersi da tali fenomeni”.

Il vademecum

Truffe online: il phishing

Tra le truffe più diffuse e insidiose, il phishing è un tipo di frode informatica che mira al furto dei dati sensibili. La modalità maggiormente diffusa è l’invio di false email che invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, tramite un link cliccabile, per ricevere tramite bonifico l’accredito di pagamenti e rimborsi da parte dell’Istituto. In alcuni casi il link apre una falsa pagina dei servizi Inps.

Le richieste di aggiornamento dei propri dati e, o, dei propri contatti provenienti dall’Inps, invece, invitano l’utente ad effettuare le modifiche accedendo esclusivamente alla propria area riservata personale “My Inps” tramite identità digitale (Spid).

Sono stati segnalati, inoltre, tentativi di truffa tramite email che invitano a scaricare bollettini di versamento precompilati o in cui sono presenti link cliccabili per ricevere il rimborso di contributi versati in eccesso. Anche in tal caso, occorre diffidare di queste comunicazioni in quanto l’Istituto, per motivi di sicurezza, non invia mai messaggi di posta elettronica contenenti allegati da scaricare o link cliccabili.

Truffe telefoniche

Sono state segnalate anche telefonate nel corso delle quali un finto operatore telefonico Inps chiede di conoscere i dati relativi alla posizione del singolo cittadino che viene contattato nell’ambito di soggetti di diritto privato, come società o associazioni. Non si tratta, però, di richieste inoltrate da funzionari incaricati dall’Istituto.

I “falsi funzionari”

I tentativi di raggiro possono avvenire da parte di persone che, qualificandosi illegittimamente come funzionari dell’Inps, si presentano fisicamente presso l’abitazione dell’utente. L’Istituto, però, non invia mai propri funzionari presso il domicilio privato degli utenti e assistiti.

Prestiti e pubblicità ingannevole

Esistono società, non correlate e non riconducibili all’Istituto, che fanno riferimento nel proprio nome, in tutto o in parte, ad Inps e che offrono servizi in termini equivoci o ingannevoli.

Si tratta di società d’intermediazione finanziaria che pubblicizzano, tramite SMS, prestiti sponsorizzati come “convenzionati” con l’Istituto, i cui siti non rimandano affatto ai benefici erogati istituzionalmente dall’Inps ai propri iscritti e pensionati.

Consigli utili

L’Inps – si legge nel vademecum non acquisisce in alcun caso, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie. Tutte le informazioni sulle prestazioni sono, inoltre, consultabili accedendo al sito istituzionale.

Cosa fare:

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