Donnas, i migranti consegnano al sindaco una lettera di scuse alla comunità
Il barometro torna a segnare bel tempo a Donnas. Dopo le proteste dei giorni scorsi, i migranti che hanno deciso di fermarsi in paese hanno chiesto e ottenuto di incontrare il sindaco, Amedeo Follioley, per consegnargli una lettera di scuse alla comunità, alle forze dell'ordine e al prefetto "per i problemi che alcuni di noi hanno creato in questi giorni".
"Questa mattina ho ricevuto tre ragazzi del Senegal – spiega il primo cittadino di Donnas – che hanno voluto scusarsi per quanto successo e spiegarci i fatti. Ci hanno detto di non essere dei delinquenti ma di essere solo stati scombussolati per il modo in cui sono stati portati qui in Valle d'Aosta."
I tre ragazzi, tutti intorno ai 20 anni, raccontano nella missiva alla Comunità di essere stati tenuti all'oscuro del trasferimento. "Alcuni di noi erano spaesati quando sono arrivati a Donnas….." e ancora "Ci avevano detto che il nuovo centro era a solo 20 km di distanza da Treviso".
"Speriamo che questo gesto possa contribuire a far tornare un clima sereno in paese" aggiunge il sindaco "Con la Cooperativa vogliamo iniziare nei prossimi giorni dei progetti di integrazione e per questo ho scritto alla Prefettura chiedendo ora un po' di stabilità, altrimenti diventa difficile fare qualunque cosa".
Nella lettera i tre ragazzi – ma in paese potrebbero decidere alla fine di fermarsi altri giovani arrivati da Treviso – spiegano di "volere fare tutto il possibile per integrarsi nella comunità. Siamo riconoscenti al paese, alla Prefettura e alla cooperativa Leone Rosso per averci accolto. Ci piacerebbe essere dei cittadini attivi e costruirci una vita tranquilla in questa comunità e siamo disponibili a svolgere delle attività di volontariato per il paese".